No alla foto di classe, Cecco (Progetto Fvg): «Sconcertati e attoniti, piena solidarietà ai genitori»

«Siamo rimasti veramente sconcertati dalla situazione assurda creatasi all’Istituto Comprensivo Sergio Laghi di Trieste – commenta Giorgio Cecco referente locale di Progetto Fvg – e diamo piena solidarietà ai genitori che ci segnalano il fatto che, nonostante gli stessi abbiano firmato (sia la mamma che il papà) l’autorizzazione per poter ritrarre i propri figli per la foto di classe, impegnandosi quindi a non utilizzare le immagini al di fuori del contesto domestico, la dirigente scolastica ha vietato tale possibilità».  «No alla foto di classe, privacy va rispettata», polemiche a Trieste per scelta della scuola «Fermo restando le regole previste che devono essere rispettate, visto il contesto e la presa in carico delle responsabilità da parte dei genitori, ci sembra un comportamento e una rigidità incomprensibili, tutto ciò oltre ad ulteriori situazioni createsi per altre richieste dei genitori che hanno ottenuto diniego – sottolinea Cecco. Crediamo che prima di tutto venga la serenità dei bambini, che in questo caso vengono comunque privati di un bel ricordo, auspichiamo quindi un intervento e un chiarimento in merito da parte dell’ufficio scolastico territoriale o ancora meglio regionale».

LA RISPOSTA DELLA SCUOLA

«Facendo seguito alla pubblicazione sul Vostro quotidiano on line d.d. 22 maggio dell'articolo dal titolo “No alla foto di classe, Cecco (Progetto FVG) : “sconcertati e attoniti, piena solidarietà ai genitori”, Vi scrivo nella mia qualità di dirigente scolastico titolare presso l'Istituto Deledda Fabiani ed attualmente dirigente solo reggente dell'IC Weiss di cui fa parte la scuola Giotti, per specificare quanto segue». Lo rileva Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Tiziana Napolitano «L'articolo  - conclude - nel riportare la mia asserita decisione di vietare le foto di classe ha riportato notizie non rispondenti alla verità dei fatti. E' destituito infatti di ogni fondamento il seguente passaggio del citato brano giornalistico: “no alla foto di classe, privacy va rispettata”, virgolettato che riporta affermazioni ascrivibili alla mia persona. Ne deriva che tutto il commento da Voi riportato nelle parole di tale Cecco non trova fondamento alcuno. A tal riguardo intendo precisare di non aver mai emesso alcun divieto che potesse impedire l’ effettuazione della foto di classe, senza considerare peraltro che nessuna richiesta in tal senso è mai pervenuta, né codesta Dirigenza è stata interpellata da alcuno. Vi chiedo pertanto di voler provvedere, ai sensi dell'art. 8 della Legge 47/1948 e successive modifiche, alla rettifica di quanto riportato nel sopra indicato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce».