Muggia, il terrapieno Acquario riaperto da oggi dopo dieci anni

È questa la data che segna un momento storico importantissimo per Muggia: il giorno nel quale, con Decreto Regionale N.3676/AMB dd.10.10.2018 si certifica che gli interventi di bonifica hanno raggiunto gli obiettivi previsti, nonché la conformità degli interventi stessi agli obiettivi di bonifica approvati.

È questa la data in cui il primo lotto di Acquario ritorna finalmente fruibile dalla collettività.

Dopo la riqualificazione del primo stralcio funzionale dal Pontile a “T” a Punta Olmi, infatti, anche quest’area stava attendendo di essere resa di nuovo accessibile ai cittadini dopo quasi vent’anni in cui era stata loro preclusa.

E oggi, a 4 mesi di distanza dalla conclusione dei lavori da parte del Comune di Muggia – l’Ente aveva infatti consegnato tutta la documentazione richiesta il 10 giugno scorso – l’attesa è finalmente finita: Arpa e Regione FVG, a cui spettava la verifica che i lavori fossero stati realizzati in linea con i dettami della Conferenza dei Servizi del 2016, si sono espressi positivamente.

“La Regione Autonoma FVG – Direzione Centrale Ambiente ed Energia –“ si legge nell’ordinanza a firma del primo cittadino muggesano Laura Marzi “ha preso atto della documentazione trasmessa dallo scrivente Comune ed accertato dalla relazione tecnica dell’ARPA FVG di data 22.08.2018 nonché dalle relazioni di ultimazione lavori e di collaudo, che gli interventi di bonifica hanno raggiunto gli obiettivi previsti, nonché la conformità degli interventi stessi agli obiettivi di bonifica approvati, decretando con provvedimento del Direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati N.3676/AMB dd.10.10.2018, di certificare l’avvenuta bonifica, tramite messa in sicurezza permanente del terrapieno denominato Acquario – 1 Stralcio, ubicato in Comune di Muggia come indicato nella documentazione pervenuta con prot.30860 dd.11.06.2018”.

“Siamo chiaramente molto felici” ha commentato una soddisfatta Laura Marzi. “Abbiamo preso un impegno con i nostri concittadini e poterne vedere finalmente il risultato non può che rendercene fieri, specie alla luce dell’interminabile iter che ha portato a questo traguardo. Un traguardo che appena qualche anno fa appariva inarrivabile! Certo è che avremmo sperato che la collettività potesse usufruire di una area riqualificata dall’inizio dell’estate dato che da parte nostra il tutto sarebbe stato possibile già dai primi giorni di giugno, ma siamo consci che problematiche quali quelle che interessavano il terrapieno, possano richiedere e abbiano richiesto valutazioni e tempi più consistenti da parte degli altri Enti preposti”.

Il momento della svolta, nella travagliata storia del terrapieno Acquario, si era avuto tre anni orsono.

Era il giugno del 2015, infatti, quando il Comune di Muggia aveva chiesto alla Regione la possibilità di intervenire nelle bonifiche, nella messa in sicurezza del terrapieno e nella conseguente restituzione agli usi legittimi delle aree, mediante lotti esecutivi.

Il tutto dopo aver approvato, nella Conferenza dei servizi finale indetta dalla Regione lo stesso mese, il progetto definitivo di messa in sicurezza e bonifica del terrapieno del valore di 5 milioni di euro, e dopo l’accertamento dell’inquinamento da parte dei NOE del comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente nel lontano 2003 ed anni trascorsi a cercare di rivalersi su chi aveva causato l’inquinamento, anni a fare caratterizzazioni, analisi dei rischi e progettazioni varie, alla presenza di una ventina di Enti che ad ogni Conferenza di servizi chiedevano nuove analisi per scongiurare ogni possibile e immaginabile rischio per la salute umana, e dopo i lavori urgenti di messa in sicurezza del terrapieno che a causa delle mareggiare si stavano portando via il terrapieno.

“La volontà e l’impegno sono sempre andati nella direzione della restituzione della costa ai muggesani e, come promesso, abbiamo proseguito e stiamo tuttora proseguendo in questo non facile percorso” ricorda l’assessore Francesco Bussani. “Il Comune si rivarrà poi su chi ha causato l’inquinamento, perché al momento si sta sostituendo a chi l’ha causato, come previsto dal Codice dell’ambiente, procedendo nelle bonifiche, con grande fatica e impegno finanziario, proprio per poter restituire alla città il prima possibile ciò di cui è stata privata per troppi anni”.

Il prima possibile.

Proprio in questo senso si era configurata la necessità di procedere per lotti funzionali, concordata nella proposta avanzata dal Comune nella Conferenza di servizi del 17 settembre 2016, che prevedeva la bonifica in particolare della passeggiata con accesso al mare (900 metri) e di due ampie aree adibite a parcheggio all’inizio e alla fine del terrapieno.

La proposta di variante del Comune prevedeva di mettere in sicurezza parte del terrapieno con tecniche innovative e rispettose dell’ambiente, ma anche economiche, rispetto alla soletta in calcestruzzo prevista nel progetto definitivo generale.

Ottenuto quindi l’assenso da parte degli enti convocati alla Conferenza di procedere per lotti, dimostrando con ulteriori analisi e garanzie che la parte non bonificata non avrebbe causato nessun rischio per i fruitori dell’area, si è giunti a poter godere oggi di un primo lotto di Acquario bonificato e ad uso della collettività.

Ottimista e propositivo Francesco Bussani: “finito il primo lotto e in attesa delle verifiche della Regione, non ci siamo certo fermati, passando ovviamente al secondo lotto in modo da restituire alla collettività l’interezza del terrapieno quanto prima! Stiamo procedendo, senza sosta, perché crediamo fermamente nella realizzazione di questi progetti che permetteranno finalmente di intervenire sulla costa in modo significativo per tutto il territorio, sia dal punto di vista della fruibilità balneare dei residenti, sia dal punto di vista dell’avvio di attività economiche che nello sviluppo della costa troveranno un notevole volano. Progetti che anni fa sembravano utopia e che al momento invece, grazie anche al lavoro dell’Amministrazione precedente, si stanno concretizzando”.

Un’area che consta di un percorso ciclopedonale che si estende su una lunghezza di quasi un kilometro ed ha una larghezza di 2 metri e mezzo, come da prescrizioni degli Enti partecipanti alla Conferenza dei servizi. Una lunga passeggiata con accesso al mare dove i bagnanti potranno comunque già godere della scogliera con rocce che per la loro conformità ed il posizionamento permettono e ampliano ovviamente di molto anche la capacità di fruizione balneare. Un percorso ciclopedonale che già questa domenica potrà essere vissuto dai partecipanti della Barcolana in Bici 2018!

Il terrapieno ha una forma sinuosa con sezioni di larghezza variabile dai 14 ai circa 50 metri su una superficie di quasi 30.000 metri quadri. Viene da sé come nel secondo lotto troveranno spazio, oltre alle aree verdi, non solo aree destinate alla balneazione, ma anche spazi ludico – ricreativi e chioschi.

A quasi dieci anni esatti dall’ordinanza sindacale n.19 prot.27878 del 03.11.2008, che disponeva ”il divieto di accesso e l’interdizione del sito del tratto costiero compreso fra Punta Olmi e Punta Sottile della località denominata “Boa” nel comune di Muggia”, da oggi i cancelli di Acquario si riaprono!