Sesso e lockdown: molti hanno rinunciato altri hanno dato sfogo alla creatività

Uno studio pubblicato da Jacob e collaboratori ha evidenziato come durante il lockdown meno del 40% del gruppo di riferimento - formato da 868 soggetti - ha svolto attività sessuale, senza distinzione tra coloro che vivono una relazione fissa o meno.

 

Durante l'autoisolamento solo il 39,9% ha riferito di svolgere attività sessuale almeno una volta alla settimana. Un significativo aumento dell'attività sessuale è stato registrato nelle persone che si sono autoisolate per 0-5 giorni, pari al 33,5%, dato che sale al 47% per coloro che si sono isolati per più di 10 giorni.

 

Per le coppie già formate l'isolamento è stata un'occasione per esplorare la propria intimità e conoscersi meglio. Differente il discorso per chi si è trovato a causa del lockdown a vivere una relazione a distanza: quest'ultimi sono coloro i quali sono stati più creativi nel trovare modalità alternative come il sexting, la pornografia, il sesso virtuale e il gioco di ruolo.