Quarantena di solitudine, anziano chiama pizzeria per un po' di compagnia

Condividiamo la storia di una lettrice, il cui marito lavora in una pizzeria e con lui il fattorino, mai stato prezioso come di questi tempi. L’attività di ristorazione per loro continua, e ricevono chiamate proprio da tutti, ma ciò che colpisce al cuore sono gli anziani, i nonni d’Italia, coloro che stiamo cercando di proteggere più di tutti.

Tanti di loro ancora non conoscono il numero della Protezione Civile, tanti non hanno vicini o amici che si prendano cura di loro, ma il vecchino di cui parliamo oggi ha trovato un amico del cuore in un fattorino. Ogni volta che quest’uomo anziano ordina la pizza, sempre alla stessa pizzeria, i titolari gliela offrono ed alla porta un semplice e banale scambio - per il quale in una situazione normale non batteremmo ciglio - diventa subito forte emozione.

 

Ma è un’emozione da controllare, non ci si può lasciar andare ad abbracci, carezze o neppure pacche sulle spalle, ci sono solo gli occhi, quelli di un anziano e quelli di un porta pizze che escono da una mascherina che copre il resto del volto. Gli occhi lucidi e le lacrime diventano abbracci, ed i silenzi imbarazzati “ti voglio bene”, le parole sono l’unica consolazione assieme ad una pizza calda, fatta con amore e regalata.