"Punti franchi di Trieste sono AREE EXTRADOGANALI UE e non Zona franca comunitaria"
Pubblichiamo da Andrea Marzoli -
Porto di Trieste
"SE NON ADESSO...QUANDO ???
Nelle prossime settimane le sigle sindacali impegnate nella vertenza Wartsila incontreranno a Trieste i nuovi parlamentari espressi dal nostro territorio regionale.
È un'occasione preziosissima per andare subito in pressing su deputati e senatori di maggioranza e opposizione sulla INDIFFERIBILE comunicazione ufficiale da parte del prossimo Governo centrale alla Commissione europea che
I punti franchi di Trieste sono AREE EXTRADOGANALI UE e non Zona franca comunitaria.
Per farlo serve l' emanazione di una norma ad hoc di rango primario.
Quali i vantaggi concreti se la classificazione fosse corretta ?
Ve lo spiego con un esempio pratico.
ll Sig. Franco ha la sua fabbrica a Milano, compra materie prime all'estero, le sbarca a Trieste e le porta a Milano, le lavora e ottiene un prodotto che esporta in Israele. Prima di portare le materie prima a Milano, fa una richiesta alla dogana di non pagare il dazio e l'IVA sull'importazione di queste materie ; si chiama PERFEZIONAMENTO ATTIVO ed è una procedura lunga, perché soggetta alla valutazione della Dogana (Ministero delle Finanze) in merito alla compatibilità dell'operazione con gli interessi dei produttori europei di quelle materie prime.
Ed è una procedura costosa , perché una volta autorizzata, il Sig. Franco deve presentare alla dogana una garanzia per l'ammontare del dazio e dell'IVA che non paga. Una volta autorizzato, porta le materie prime a Milano dove vengono lavorate sotto vigilanza della dogana di Milano. Quando i prodotti sono finiti, li trasporta nuovamente a Trieste, chiude l'operazione doganale e la dogana gli restituisce la garanzia. Chiede alla dogana di certificare che il prodotto è di origine italiana e lo spedisce in Israele.
Un calvario !
Ora, pensiamo invece di poter fare tutto questo a Trieste nel suo punto franco in regime di extradoganalita' !
Una procedura di autorizzazione snella a cura dell'autorità portuale sentita la dogana per la parte di sua competenza,
SENZA bisogno di presentare le garanzie
SENZA che né materie prime né prodotti entrino mai doganalmente in Europa
SENZA bisogno di trasportare le merci su e giù e rispedendo i prodotti in Israele direttamente da qua. Magari con un costo dell'energia con accise ridotte.
Quale imprenditore non vorrebbe investire a Trieste ??? Cari senatori e deputati....."