OMS: “Rimandare i controlli dal dentista per ridurre la diffusione del Covid”

La pubblicazione, disponibile sul sito ufficiale, è datata 3 agosto ma è stata trasmessa solo nelle ultime ore dall’Oms. Nelle nuove linee guida l’Organizzazione afferma che “le procedure dentistiche di routine e non essenziali dovrebbero essere rimandate fino a quando i tassi di trasmissione di Covid-19 non scenderanno sufficientemente”. Pur riconoscendo che la prevenzione di problemi dentali e la cura dei denti rimangano una priorità assoluta, l’Oms consiglia di “ritardare l’assistenza orale non essenziale, che di solito comprende controlli periodici, pulizie dentali e cure preventive, fino a quando non ci sarà una riduzione sufficiente dei tassi di trasmissione o secondo le raccomandazione nazionali, subnazionali o locali.” Nello specifico, spiega l’Oms, le procedure mediche, e in particolare quelle odontoiatriche, determinano la produzione di aerosol, cioè di particelle di dimensione inferiore ai 5 micron che “possono rimanere sospese nell’aria, essere trasportate a distanza dalle correnti d’aria e causare infezioni se vengono inalate”. In aggiunta, le stesse procedure di assistenza odontoiatrica che generano aerosol portano a “una rapida contaminazione delle superfici e potenziale diffusione dell’infezione”. Pertanto, quando vengono eseguite “il rischio di trasmissione di Covid-19 non può essere escluso”. I dentisti “lavorano in prossimità del viso dei pazienti per periodi prolungati. Le loro procedure prevedono la comunicazione faccia a faccia e l’esposizione frequente alla saliva, al sangue e altri fluidi corporei nonché la manipolazione di strumenti taglienti. Di conseguenza, sono ad alto rischio di contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 o trasmettere l’infezione ai pazienti”.