Giudice annulla multa per violazione lockdown in quanto “illegittima”

Il giudice di pace Emilio Manganiello ha annullato una multa di quattrocento euro a padre e figlia per avere violato il lockdown per recarsi a fare rifornimento di acqua presso un distributore a scheda.
Secondo la sentenza lo stato di emergenza dichiarato dal governo per l’emergenza coronavirus “può essere dichiarato in presenza di calamità naturali o azioni connesse all'attività dell'uomo, come decretato dal codice della Protezione Civile. I due scenari non hanno nulla a che vedere con una pandemia mondiale e tantomeno con emergenze di tipo sanitario". Sarebbero dunque “illegittime” e da annullare le multe comminate per le violazioni del lockdown.
 
“Non vi è nella Costituzione italiana alcun riferimento a ipotesi di dichiarazione dello stato di emergenza per rischio sanitario. In conseguenza, la dichiarazione adottata dal Consiglio dei ministri il 31.01.2020 è illegittima, perché emanata in assenza dei presupposti legislativi, in quanto nessuna fonte costituzionale o avente forza di legge ordinaria attribuisce il potere al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario“, si legge nelle motivazioni della sentenza