Coronavirus, raccolti e produzioni in crisi: aumenti vertiginosi per Frutta e Verdura

«Manca la manodopera, la verdura resta nei campi e le aziende agricole sono senza soldi» questo è l’allarme lanciato da  Istat e Coldiretti, non è solo un grido d’aiuto ma purtroppo una stima molto precisa, gli effetti collaterali della pandemia hanno influenzato pesantemente anche i consumi alimentari. 

«Scordatevi le pesche, le ciliegie e le albicocche. Tra un mese, o poco più, dai banconi dei mercati italiani potrebbero essere già sparite. Anche carote, finocchi, zucchine e melanzane cominciano a scarseggiare. E quelle che al momento sono ancora disponibili si trovano a prezzi molto più alti del consueto». Questo quanto evidenziato dalla Coldiretti.

Al momento la frutta sale del +8,4% in più mentre la verdura segue col +5%, il pesce surgelato con un +4,2%, il latte aumenta del 4,1%, I salumi invece subiscono un rincaro del +3,4%, la pasta del +3,7%, il burro del +2,5%, le carni subiscono un incremento pari al +2,5% e infine i formaggi del +2,4%.

Una situazione drammatica che, secondo le stime, è destinata a peggiorare.