Salone degli Incanti, Futura: «Amministrazione ha poche idee ma ben confuse» (Video)

Il Salone degli Incanti in questo momento «è in fase di ristrutturazione il piccolo acquario, si stanno spendendo ben 2 milioni di euro. Non si capisce il perché, considerato che si è deciso di fare il parco del mare. Questo edificio dovrebbe essere un contenitore culturale è prevalentemente vuoto, salvo mostre sporadiche» così il consigliere Roberto de Gioia annuncia i progetti del Movimento Trieste Futura, che comprendono anche riportare il Salone degli Incanti ad una vecchia realtà, trasformandola in pescheria e mercato ittico, di cui ora la città di Trieste è priva. 
 
«Se ci fosse ancora la pescheria centrale» continua De Gioia «sarebbe uno dei siti più visitati e più interessanti di tutto il panorama culturale triestino».
 
Michele Sacellini, esponente Futura, fa notare come Trieste debba «essere ambiziosa esprimendo le proprie potenzialità, che sono molte. Non può farlo improvvisando, bisogna avere idee chiare, fattibili e percorribili».
 
Anche il candidato a sindaco di Futura, Franco Bandelli, è intervenuto nella mattina di oggi, giovedì 11 febbraio, esprimendo la propria desolazione «nel vedere il Salone degli Incanti vuoto. L’effetto di una gestione che non ha funzionato già concettualmente quando si è deciso di dedicarlo ad ambiente mostre. Ci possono essere tanti utilizzi legati all’economia del mare. Due milioni di euro sono stati impegnati in questo momento per l’acquario marino, solo poche settimane fa finalmente il lancio definitivo del parco del mare, sono vent’anni che Trieste attende questa possibilità, sembrano tutti allineati, e adesso si spendono 2 milioni di euro per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’acquario marino? Io credo che ci siano poche idee ma ben confuse».
 

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