"Ospedale di Cattinara: un cartello parla di lavori nella nuova area di cantiere finanziati dal PNRR"
"Tra le 14.30 e le 15 circa di mercoledì 31 gennaio 2024, Cristiana Batic e io siamo andati a ispezionare i tanti cantieri aperti dell’ospedale di Cattinara, dato il persistente silenzio dell’ASUGI in proposito. A una settimana esatta dal mio precedente sopralluogo, abbiamo riscontrato alcune piccole novità.
Nella nuova area di cantiere che dall’8 gennaio include il rettilineo accanto alla piastra (sezione di medicina subacquea e iperbarica) e una fascia attigua del parcheggio dipendenti ASUGI era operativa, tra le tante, una sola ruspa, che con un’enorme benna ampliava la buca scavata sul selciato, raccoglieva il materiale di risulta e lo ammassava nel cassone di un grosso camion. Questo, una volta pieno, si allontanava.
Nella voragine si notava solo un po’ meno acqua di quella presente mercoledì 24 gennaio. E’ di falda? O di che altra origine? Comunque sia, il tubo installato da sopra per prelevarla non sembrava averne risucchiata molta.
Anche stavolta le operazioni di scavo e movimentazione terra producevano rumore molesto anche a decine o centinaia di metri di distanza, disturbando poco o tanto il più grande ospedale triestino, varie sedi del dipartimento universitario di medicina e chirurgia, la parrocchia, due nidi d’infanzia, la scuola media slovena e i residenti.
Sul grande cancello che dal piazzale degli autobus sbarra l’accesso a quest’area di cantiere c’era un grande cartello verticale di tela, che riporta gli stessi dati del vicino cartello più piccolo scritto a mano ma con qualche elemento in più: «Appalto integrato per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione del comprensorio ospedaliero di Cattinara in Trieste»; i codici CIG e CUP; «Contratto di appalto: Decreto di approvazione del progetto esecutivo n. 1125 del 23.12.2022»; «Contratto: Rep. n. 5 del 05/10/2020 e Att. Agg. Rep. n. 23 del 29.11.2022»; «Lavori relativi a: Fase 12 – Sublotto 1 – comprendenti le seguenti opere: Terza Torre, Piastra Servizi, Nuovo Burlo Garofolo». Ma soprattutto c’è per la prima volta l’indicazione del «PNRR – Missione 6 Salute» e perciò di un progetto «finanziato dall’Unione Europea».
Quindi i fondi PNRR concorrono sia alla terza torre, sia alla piastra da rinnovare, sia alla sede principale del nuovo Burlo? Ovvero 85.001.799,72 euro? Se fosse così, sarebbe una sorpresa. In precedenza si era parlato di finanziamento PNRR solo per la terza torre, non anche la piastra e il nuovo Burlo. Ad ogni modo, nemmeno questo più decoroso cartello spiega cosa di specifico si stia facendo ora in quell’area di cantiere, dove dovrebbero venir costruiti il corpo di collegamento Burlo-Cattinara e parte della sede principale del nuovo Burlo.
Nel porticato sottostante la camera calda del pronto soccorso abbiamo visto due operai attivi. Impossibile sapere cosa stessero facendo, vista la totale assenza di cartelli di cantiere. Lì vicino, di fronte alla torre medica, una superficie rettangolare è stata recentemente cementata. In funzione della nuova camera iperbarica? Della piastra e/o della terza torre? Dell’ampliamento del pronto soccorso?
Sul versante sud della collina era ancora fermo, come ormai da oltre un mese, il cantiere per il padiglione servizi inter-aziendali C1, il viadotto e la rotatoria d’accesso, già rallentato da agosto 2023. La pozza d’acqua affiorante (di falda?) accanto alla (ex) via Valdoni si era ridotta notevolmente, ma non era ancora sparita, a riprova della scarsa permeabilità di quel terreno.
Stranamente fermo e senza alcun cartello esplicativo era anche, come il 24 gennaio, il cantiere aperto l’8 gennaio sulla parete esterna soprastante il bar dell’ospedale. Su dei pezzi di compensato affissi al muro si vedevano solo i numeri in giallo 1 e 2.
All’incrocio tra strada di Fiume e via Valdoni in direzione ospedale continuava a mancare il foglio debolmente plasticato indicante l’accesso al polo cardiologico da via del Botro rimesso a inizio gennaio, poi accartocciato da vento e pioggia e infine sparito. Costa troppo rimetterlo, magari in versione più solida e visibile?
Nel piazzale dei bus solita sosta selvaggia impunita di vetture"
A riferirlo Paolo Radivo, portavoce Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara