Natale a Trieste, Famulari: "Spesa esagerata”, Giorgi: “Le lucette sono una figata” (VIDEO)

Natale a Trieste, Famulari: "Spesa esagerata”, Giorgi: “Le lucette sono una figata” (VIDEO)

Una serata di politica e visioni a confronto quella andata in onda su Trieste Cafe nel dibattito condotto da Luca Marsi, con protagonisti Lorenzo Giorgi, consigliere comunale di Forza Italia, e Laura Famulari, vicepresidente del Consiglio comunale ed esponente del Partito Democratico. L’appuntamento ha rappresentato una fotografia nitida del clima politico cittadino a dicembre 2025: Natale, turismo, bilancio, sistema elettorale e primi nomi per le prossime amministrative.

Fin dalle prime battute, il conduttore ha ricordato come le trasmissioni serali stiano cambiando ritmo in vista delle festività, con la programmazione che si sposterà quotidianamente sulla pista di pattinaggio in Piazza Ponterosso. Proprio da lì è partito il primo tema caldo del confronto: la spesa per le luminarie natalizie, un argomento che negli ultimi giorni ha alimentato dibattiti, posizioni e domande da parte dei cittadini.

Laura Famulari ha espresso una posizione critica, definendo i 1.400.000 euro investiti dal Comune di Trieste in “una cifra esagerata”. Secondo l’esponente del centrosinistra, le luci sono indubbiamente piacevoli e attrattive, ma non configurano un vero “investimento economico”. Nella sua analisi, Famulari ha citato l’esempio di Salerno, dove le luminarie hanno generato una filiera artigianale locale, creando occupazione, produzione e visibilità nazionale e internazionale. A Trieste, ha osservato, “non si sta verificando nulla di simile”, e la spesa si riduce a un effetto estetico temporaneo senza ricadute strutturali sul territorio. La richiesta, ha aggiunto, è una pianificazione più sobria o diversamente orientata, ricordando che “i fondi del Comune sono fondi dei cittadini”.

Di segno opposto la replica di Lorenzo Giorgi. Il consigliere ha difeso con decisione l’investimento, ricordando che “la foto di Piazza Unità con i 24 alberi ha fatto il giro del mondo” e portato visibilità turistica e ricadute economiche in città. Giorgi ha anche sottolineato come molte città, italiane e straniere, investano cifre molto maggiori e ha proposto, tutt’altro che provocatoriamente, di aumentare ulteriormente le risorse per le periferie. Pur riconoscendo la divisione di opinioni, ha ribadito che in un contesto competitivo le luminarie sono oggi un fattore che incide sulla percezione del territorio, sull’arrivo di visitatori e sul commercio locale.

Superato il tema natalizio, il confronto si è spostato sulla novità elettorale del 2027, con l’eliminazione del ballottaggio e la necessità, per i candidati sindaco, di raccogliere la maggioranza assoluta al primo turno. Per Giorgi, la differenza la farà soprattutto “la qualità dei candidati”, sottolineando come la scelta del nome giusto sia centrale in un contesto di voto secco. Famulari ha descritto invece il percorso inaugurato dal centrosinistra, parlando di “cantiere programmatico” basato sull’ascolto e sull’unità preventiva prima della scelta del candidato, con un lavoro anticipato sulle proposte per giovani, indecisi e mondo produttivo.

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