Laterza: «La favola dell’ovovia non sta più in piedi. I veri disfattisti sono quelli che non vogliono lavorare con urgenza a un’alternativa»

Laterza: «La favola dell’ovovia non sta più in piedi. I veri disfattisti sono quelli che non vogliono lavorare con urgenza a un’alternativa»

«Prima o poi la verità viene a galla. Dopo diverse interrogazioni e domande d’attualità rimaste senza risposta in merito ai rapporti tra Comune e Soprintendenza e alle trasferte a Roma di Dipiazza - dichiara Riccardo Laterza, capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio comunale - ieri abbiamo appreso che la contrarietà assoluta della Soprintendenza in merito al passaggio dell’ovovia in Porto Vecchio è sul tavolo del Comune da diversi mesi». 

 

  

 

«Anche di fronte a queste evidenze finalmente rese note, la Giunta Dipiazza senza alcun ritegno continua a raccontare la favola per cui le pesantissime criticità ambientali e paesaggistiche dell'ovovia, evidenti fin dall'inizio di questa storia, saranno risolte nelle successive fasi di progettazione. Il parere della Soprintendenza invece non lascia spazio ad altre interpretazioni: al problema di Natura 2000 in Bosco Bovedo si somma l'impossibilità di piantare piloni e costruire stazioni in Porto Vecchio».  

 

  

 

«Dipiazza dice che bisogna "essere positivi": proprio per questo insistiamo sulla necessità di procedere urgentemente con la definizione di una soluzione alternativa, quella del tram appunto. Abbiamo perciò depositato, insieme alle altre forze di opposizione in Consiglio Comunale (PD, Punto Franco e M5S) una mozione che chiede di aprire una vera interlocuzione con il Ministero volta a cambiare il progetto per non perdere i fondi già stanziati. I veri disfattisti sono quelli che, ancora oggi, si ostinano a procedere su una strada la cui fine è già segnata, sprecando tempo, energie e soprattutto soldi pubblici», conclude Laterza.