" La Funicolare è l'alternativa all'Ovovia"

Pubblichiamo da 2° Circolo PD Altopiano Est
 
Mentre l’Amministrazione comunale di Trieste ridetermina i tempi per la
realizzazione dell’ovovia (un anno e mezzo per la progettazione esecutiva, un anno
per la gara e due anni e mezzo per i lavori da completare entro il 2026), proposte
concrete per ridisegnare il trasporto pubblico fra il Carso e la città non ne mancano.
Il Secondo Circolo PD Altopiano Est ha apprezzato vivamente la proposta illustrata
dal consigliere Stefano Ukmar nella discussione sul programma della nuova Giunta
comunale, che si è svolto nei giorni scorsi.
Preso atto della impossibilità giuridica di realizzare l’ovovia nell’area silvo-pastorale
del crinale carsico di Opicina, tutelata dalla legge n. 168/2017 e dalla sentenza del
luglio scorso, Ukmar ha indicato in un impianto funicolare l’alternativa sostenibile
sul piano ambientale ed economico al progetto dell’ovovia.
La funicolare è una modalità di trasporto terrestre “a guida vincolata", che
appartiene alla categoria dei trasporti a fune, di solito in regime di servizio pubblico.
Il suo carattere distintivo è l'utilizzo di funi come sistema di trazione ed il movimento
su una o più vie di corsa costituite da binari. Gli impianti funicolari sono adatti al
superamento di dislivelli in ambiti montuosi, ma sono applicabili anche su terreni
pianeggianti; i mezzi di trasporto dei passeggeri (navette, carrozze o vagoni)
vengono costruiti in base alle caratteristiche specifiche dell'impianto.
Un impianto parzialmente funicolare è già “el Tram de Opcina”!
Riformulare il progetto per la sua riattivazione, dopo aver rescisso il contratto con la
ditta attualmente incaricata e inadempiente, offrirebbe un tracciato esistente per
una linea dotata di navette moderne capaci di collegare in meno di un quarto d’ora il
centro di Opicina con Trieste centro e viceversa. Questa soluzione eviterebbe i
contenziosi a cui va incontro il progetto dell’ovovia e semplificherebbe l’iter
autorizzativo compensando i tempi necessari alla nuova progettazione.
Trattandosi di un impianto a fune inoltre, la funicolare, moderno Tram de Opcina,
consentirebbe più facilmente di riallocare il finanziamento ministeriale.
Questa soluzione fa parte di una prospettiva rivolta a rispondere anche al problema
dell’accesso a Trieste da nord, collegando la stazione del tram a Opicina con la sua
stazione ferroviaria, una Trieste Nord che è l’unica fermata possibile per il traffico
ferroviario veloce fra est e ovest, che interessa a Trieste. Presso questa stazione
sono anche presenti aree dismesse per realizzare i parcheggi necessari allo scambio
fra traffico automobilistico in arrivo dall’autostrada e rotaia, senza abbattere
nemmeno un albero!
Il Secondo Circolo PD Altopiano Est sottolinea che naturalmente tutto questo
dovrebbe essere parte di una più vasta rete di collegamenti con tram elettrico o
metropolitana leggera, capace di raggiungere progressivamente da una parte
Campo Marzio, se non anche Borgo San Sergio o Muggia, e dall’ altra parte Barcola,
Miramare, se non anche Sistiana.
Per dare risposte ai problemi della mobilità a Trieste è necessario riaprire subito un
confronto che consenta di riunificare il consenso intorno ad una moderna visione
della mobilità sostenibile e della città dei 15 minuti che eviti una sterile
contrapposizione fra le istanze ambientaliste di chi si oppone all’ovovia e coloro che
sembrano rassegnati ad accettarla “per non perdere i soldi” o “per fare comunque
qualcosa”.