Fogar (Trieste Verde): "Campagna elettorale prosegue sul nulla, solo le chiacchiere non mancano!"

Pubblichiamo da Trieste Verde
 
"Mentre la campagna elettorale prosegue sul nulla, solo le chiacchiere non mancano, noi continuiamo nell'esame dei problemi che interessano tutta la nostra comunità.
 
Parliamo dei dragaggi, prossimi, annunciati e futuri che interessano direttamente tutti i residenti della nostra provincia, e pure chi vive nell'area di Capodistria.
 
Tre sono quelli annunciati, tutti nell'area del Vallone di Muggia, ma come forse non tutti sanno gli effetti dei lavori su di un fondale marino composto per lo più di fanghi tossici, stratificati per metri, se questi non verranno svolti a regola d'arte ed adottando tutte le più avanzate, e molto costose, tecniche che ne impediscano la dispersione, per l'effetto delle correnti marine che con il loro flusso partono da Capodistria, costeggiano tutto il Golfo di Trieste in direzione Sistiana, Monfalcone e Grado, produrranno un grave rischio di inquinamento delle acque marine, della fauna e della flora.
 
Per decenni infatti le industrie hanno “scaricato a mare”, a partire dalla principale: la Ferriera, che ha interrato abusivamente un'area pari ad otto campi di calcio, senza che alcun organo di controllo a terra ed in mare facesse finta di accorgersene, modificando vistosamente pure la linea di costa, utilizzando gli scarti altamente tossici della sua produzione. Poi seconda per gravità d'importanza arriva l'ex raffineria Aquila, non ci vuole molto a capire che se il terreno su cui era collocata era pregno di idrocarburi, il mare di fronte non ne è certo immune.
 
E queste sono le due principali zone, per vastità, dove sono annunciati i dragaggi, che sostanzialmente, metro più metro meno, investiranno da un lato l'area marina che va dallo Scalo Legnami ai pontili Siot, e dall'altro quella che dal Canale Industriale o Navigabile arriva fino alla foce del Rio Ospo.
 
Ora in quest'ultima c'è la terza variante del disegnato nuovo grande molo indicato nel progetto “fantasma” della nuova Acciaieria alle Noghere, che dovrebbe sorgere alla fine della collina di Aquilinia, con la sola differenza che invece della ventina di passere e barchette oggi ormeggiate liberamente alle boe, ci dovrebbero attraccare, seguendo il fantasmagorico progetto, due navi di medio tonnellaggio.
 
Quali potrebbero essere le nefaste conseguenze se si verificasse una dispersione marina degli inquinanti, altamente cancerogeni, contenuti in questi fanghi è fin troppo tristemente facile immaginare, e non solo per la balneazione ma per il fondato rischio che questi entrino nella catena alimentare attraverso il pescato e le colture ed allevamenti di mitili e frutti di mare presenti nel Golfo di Trieste.
 
In tutta questa vicenda c'è poi un aspetto che potrebbe sembrare comico se non fosse altamente inquietante: a pagare gran parte se non tutti i costi di queste operazioni sarà lo Stato, ovvero noi cittadini, per la Ferriera con i 42 milioni fissati ancora negli Accordi governativi di Programma con Arvedi del 2014/15 (Invitalia per la messa in sicurezza della linea di costa) ed oltre, ed un'altra quarantina da staccare dai 400 milioni previsti dal Governo per il potenziamento del Porto di Trieste, da destinare ai dragaggi nell'area ex Aquila come “contributo” alla proprietà statale ungherese che così cordialmente ha tentato, con i governi polacco e sloveno, di mettere il veto agli aiuti europei all'Italia. Sono rientrati a cuccia dopo che la Merkel ha alzato il dito, bastevole qui il mignolo.
 
Ecco queste sono ricadute dirette che interessano, eccome se coinvolgono, tutti noi che viviamo a Trieste, intesa come provincia, e magari chi abita nel Capodistriano e nel basso Isontino, e non si tratta solo di tutela di salute e qualità della vita, ma anche di lavoro per tutti quelli che traggono, anche duramente, di che vivere dalla miticoltura e dalla pesca, più l'indotto.
 
Ma di questo i partiti vecchi e nuovi se ne sbattono, troppo impegnati nelle geometrie politiche autoreferenziali, per cercare di conquistare qualche cadrega alle prossime elezioni".