"Creare un Infopoint per “guidare” alla scoperta delle grotte del Carso, un Museo e un evento internazionale di speleologia"

 "Valorizzazione del patrimonio speleologico triestino", resoconto della conferenza stampa odierna del Movimento Futura 
 

Creare un Infopoint per “guidare” alla scoperta delle grotte del Carso, un Museo e un evento internazionale di speleologia: le proposte di Futura per la valorizzazione del patrimonio speleologico triestino
 

La valorizzazione del patrimonio speleologico triestino, attraverso la creazione di Infopoint in grado di “guidare” gli interessanti alla scoperta delle grotte del Carso e di un evento internazionale di speleologia da ospitare a Trieste sono le proposte avanzate dal Movimento Futura nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi davanti alla Caverna 3ª ad E di Basovizza, alla quale sono intervenuti il candidato sindaco, Franco Bandelli, il consigliere comunale, Roberto de Gioia, il coordinatore provinciale, Michele Sacellini e l'esponente Rina Anna Rusconi. Ospite, Furio Premiani, Presidente della Federazione Speleologica Regionale del FVG: un settore che - è stato ricordato - conta a Trieste ben 24 associazioni attive sul territorio e centinaia di appassionati. Ciononostante, come lamentato da de Gioia, la politica sembra non aver mai capito le potenzialità e l'importanza di questo “regalo naturalistico” che la sorte ha destinato a Trieste, dove si contano almeno 2500 cavità naturali.
Roberto de Gioia ha sostenuto quindi la necessità di aprire un Centro dedicato alla speleologica, corredato di Infopoint, in grado di “guidare” gli interessanti alla scoperta delle grotte del Carso e che possa offrire anche corsi e attrezzature per poter “fare” speleologia in totale sicurezza. Un centro attivo che dovrebbe gestire anche un museo, considerato che il materiale non manca assolutamente, vista la storia, le curiosità e le caratteristiche uniche che il Carso offre dal  punto di vista scientifico. In considerazione del successo di “Bora 2000”, evento dedicato al mondo della speleologia che ha richiamato migliaia di persone a conferma del fatto sarebbe il caso di promuovere, sotto forma di appuntamento fisso, una Convention internazionale, annuale o biennale, dedicata alla speleologia ein grado di attirare appassionati e addetti ai lavori da tutto il mondo, con importanti ricadute anche dal punto di vista economico oltre che turistico sia per la città, che per le attività ricettive sparse su tutto il Carso triestino.

 

La cultura del territorio e la valorizzazione dell'altipiano carsico sono state al centro degli interventi introduttivi di Sacellini e Rusconi, che hanno ricordato l'importanza  turistica, sportiva e scientifica del mondo del carsismo.

"L’impatto che un qualunque visitatore ha di Trieste - ha affermato Rusconi – è un tutt’uno con il Carso, visto che la città è circondata da questa rigogliosa mezza luna verdissima e quindi andrebbe sempre promossa come un “pacchetto turistico” unico. In quest’area, relativamente ridotta in termini chilometrici, si trova infatti una specie di triangolo magico che va dalle grotte di San Canzian, dove il fiume Timavo si inabissa e sparisce inghiottito da un sottosuolo ancora inesplorato, alla Grotta Gigante, considerata la caverna turistica più grande del mondo fino alle Grotte di Postumia, che vantano un percorso di visita tra i più lunghi e ben articolati. Non mancano le grotte della “storia” come il Mitreo e la Grotta Nera, la prima dedicata al culto del misterioso dio Mitra, la seconda più didattica perché vi si “scoprono” gli usi e costumi degli abitanti preistorici".  

Furio Premiani, Presidente della Federazione Speleologica regionale del FVG - ha sottolineato l'impegno delle associazioni speleologiche che, ad oggi, pur ricevendo un contributo regionale, non hanno un punto di riferimento istituzionale, nonostante la loro utilità confermata dall’importante opera di pulizia di tantissime grotte trasformate in discariche di rifiuti e del lavoro di tutela e apertura per le visite al pubblico - sempre svolto su base volontaria. Inoltre - ha ricordato Premiani - la Federazione sovraintende un altro lavoro molto importante: il censimento delle cavità e delle risorgive: sarebbe importante secondo lo speleologo istituzionalizzarlo, invece che lasciarlo al volontariato. Ad esempio, proprio ultimamente è stato svolto un lavoro di revisione delle acque intorno alle risorgive di Duino da cui è emerso che, oltre al letto del Timavo, vi confluiscono sia un ramo dell’Isonzo che altre acque carsiche che poi rispuntano in superficie. O anche la stessa cavità dove oggi si è tenuta la conferenza, la caverna 3 ad est di Basovizza: un tempo usata come una “jazera”, luogo dove si conservava il ghiaccio, è stata trasformata poi in discarica, dalla quale alcuni volontari hanno estratto circa 600 kg di rifiuti per ripulirla e per salvaguardarla si è provveduto anche a proteggerla con una recinzione. Che non è stata sufficiente però a impedire che altri rifiuti venisserio nel frattempo accumulati.

Il candidato Sindaco di Trieste, Franco Bandelli ha ricordato il grande interesse del pubblico attorno al mondo sotterraneo ("da direttore dell'Azienda di promozione turistica ho promosso l'organizzazione di serate di luci e suoni in Grotta gigante salutate da un pubblico di 1000 persone a serata") e ha rimarcato infine la grande competenza e professionalità del gruppo speleologico regionale e triestino, riconosciuta anche fuori dai nostri confini per interventi altamente specialistici pure in termini di salvataggio e ha confermato che, se Il Movimento Futura arriverà al prossimo governo della città, non farà mancare l’attenzione a un settore oggi dimenticato, ma dalle enormi potenzialità ancora tutte da esprimere, con uno sguardo su un attento progetto rivolto al Carso in forma transfrontaliera, non perché questo sia oggi un termine che va di moda, ma perché la bellezza dell'altipiano non può e non deve conoscere confini.