“Convegno in Porto Vecchio, coinvolgimento tardivo della cittadinanza sul progetto dell’ovovia”

Pubblichiamo dal consigliere circoscrizionale Luca Bressan

“Il coinvolgimento della cittadinanza sul progetto dell'ovovia andava fatto prima e non a cose fatte”: questo il pensiero del capogruppo PD in IV Circoscrizione Luca Bressan. “Il convegno di tre giorni e la mostra promossi dal Comune - continua Luca Bressan - sono qualcosa di tardivo e hanno il sapore di un tentativo in extremis di superare la forte contrarietà della cittadinanza nei confronti dell'opera. Molti infatti sono i motivi di dubbio a partire dal fatto che rappresenti il metodo migliore per snellire il traffico dell'asse nord di accesso a Trieste.
 
Personalmente non ho una contrarietà di per sé nei confronti dell’opera ma la sostenibilità nel tempo, alle condizioni attuali, non mi sembra minimamente raggiungibile. Affinché sia sostenibile, il suo utilizzo non può essere relegato ai soli pendolari che per motivi di lavoro si recano da Opicina a Trieste ma deve essere una modalità di trasporto utilizzata dai turisti. Al di là del calo contingente di turisti dovuto alla pandemia, quello che desta maggiore perplessità è l’assenza di offerta di strutture ricettive ad Opicina così da renderla poco appetibile come sede di pernottamento per turisti che potrebbero utilizzare l'ovovia per gli spostamenti verso la città alleggerendo il traffico veicolare. Negli ultimi anni le strutture alberghiere presenti ad Opicina, infatti, hanno chiuso e alcune di queste sono state convertite in servizi per la popolazione residente come le case di riposo. Altri motivi di ulteriore preoccupazione che non rassicurano i cittadini sull'appropriatezza dell'opera - conclude Luca Bressan - riguardano la perdita di alberi e la stessa disponibilità dei terreni per la creazione della stazione di Campo Romano. Invece di fare convegni, sarebbe più utile impegnarsi a far ripartire il tram di Opicina fermo da più di 5 anni che risponde ad esigenze turistiche e dei residenti di Opicina. Inoltre, sarebbe interessante sapere il costo dell’iniziativa motivata con il bisogno di coinvolgere la cittadinanza ma di fatto con accesso su prenotazione: in tempi di pandemia ci sarebbero state altre modalità di coinvolgimento se l’esigenza fosse stata sincera”.