Comitato soddisfatto: "Grande successo della campagna di finanziamento per i ricorsi contro l’ovovia"

Si chiude oggi la campagna di raccolta fondi a sostegno delle spese legali per i ricorsi contro il progetto dell’ovovia. Un grande successo che dimostra ancora una volta la forte contrarietà all’opera della cittadinanza triestina, con ben 500 persone che hanno messo mano al portafoglio e che hanno generosamente raccolto oltre 22.000€ per le spese che il Comitato no ovovia dovrà sostenere per le azioni legali che a breve partiranno.

 

Per ringraziare la cittadinanza che ha deciso di contribuire in modo così generoso e solerte, il Comitato ha organizzato cinque momenti per incontrare i donatori e distribuire le ricompense previste per le donazioni. In quell’occasione verranno anche distribuiti i moduli per presentare le osservazioni alla Variante 12 del PRGC che inserisce l’ovovia tra gli strumenti urbanistici. Le osservazioni potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione sul Bollettino Unico Regionale (BUR), pubblicazione che, in modo decisamente inusuale, non è ancora avvenuta, nonostante la Variante sia approdata in Consiglio oltre un mese fa. Sarà anche possibile contribuire ancora alla raccolta di fondi per chi non avesse avuto modo di farlo finora.

 

Ecco le date e le sedi degli appuntamenti organizzati dal Comitato:

  • Mercoledì 1 febbraio dalle 17.00 alle 19.30 | Associazione Zeno, Vicolo delle Rose 1, Roiano
  • Giovedì 2 febbraio dalle 16.00 alle 18.00 | sede Auser, Via Frausin 17, San Giacomo
  • Venerdì 3 febbraio dalle 17.00 alle 19.30 | bar Knulp, via Madonna del Mare 7/a
  • Sabato 4 febbraio dalle 10.30 alle 12.30 | Circolo Tabor, via Nazionale 51, Opicina
  • Domenica 5 febbraio dalle 10.00 alle 12.00 | Circolo Culturale Sloveno, via Bonafata 6, Barcola

“Siamo veramente onorati per la fiducia che le persone ci hanno dato - commenta William Starc coordinatore del comitato No ovovia - orgogliosi di avere una comunità che non esita a rispondere agli appelli per il nostro obiettivo comune: impedire la realizzazione dell'ovovia”.

Non è la prima volta che Trieste risponde presente per dire no all’inutile impattante e insostenibile impianto a fune: a inizio 2022 in meno di due ore erano state raccolte le 900 firme per chiedere il referendum comunale (poi bocciato dalla commissione dei garanti), ad aprile centinaia di persone avevano camminato manifestando lungo il percorso attraverso il bosco Bovedo, il 17 giugno più di 3000 manifestanti erano scesi in piazza per il corteo “Ovovia la grande bugia", il 5 dicembre oltre 500 cittadine e cittadini avevano preso parte al sit-in sotto il Comune durante il consiglio straordinario riguardante il progetto.

Per quanto riguarda le azioni legali, il Comitato nel frattempo non ha perso tempo. “Uno studio di avvocati romani esperti in diritto amministrativo sta concludendo la predisposizione degli atti per il ricorso a Tar - aggiunge Starc - e ha preparato un ricco dossier che ripercorre l’iter del progetto. Porteremo all’attenzione della Giustizia tutte le forzature fatte, a partire dal pronunciamento dell’Avvocatura Generale dello Stato che ha chiarito che non si possono costruire ovovie nelle Zone a Protezione Speciale come il bosco Bovedo, anche se queste sono un servizio di trasporto pubblico, pronunciamento ignorato dal Comune di Trieste”.

Inoltre, durante la conferenza stampa, il comitato dara’ un aggiornamento sullo stato dei procedimenti, in particolare l’approvazione della Variante n.12, l’ elaborazione della  VAS e VINCA e della gara per l'affidamento delle progettazioni definitive e dei lavori.