Le Iene: «Zoppo a vita per colpa di un chirurgo col Parkinson, tutti lo sanno a Trieste»

«Roberto ha un problema all'alluce del piede sinistro, e decide di farsi operare, per rimuovere uno speroncino di osso. Un intervento “semplicissimo, quasi ambulatoriale”, come gli è stato detto». Il servizio-shock de Le Iene è andato in onda domenica 10 marzo 2019 su Italia Uno.

LA RISPOSTA DELL'AZIENDA SANITARIA

«Ma Roberto - continua Le Iene -  non sa che è capitato sotto ai ferri di un chirurgo particolare, che a quanto pare è ammalato del morbo di Parkinson. Una malattia assolutamente incompatibile con il mestiere di chirurgo, e che il giovane scopre 10 giorni dopo l’operazione. Roberto prima di entrare in sala operatoria camminava normalmente. Ne esce invalido, praticamente rovinato a vita». «Il morbo di Parkinson - viene sottolineato nel servizio - , che il medico avrebbe contratto nel 2006, sette anni prima di operare Roberto, è una malattia che causa tra l’altro anche rigidità muscolare e bradicinesia. In pratica, i segnali che il cervello invia ai muscoli arrivano in ritardo e dunque vengono a mancare prontezza di riflessi e precisione, due doti fondamentali per un chirurgo». «“Al momento - ancora -  in cui mi toglie la prima sutura ho visto una mano tremolante”, racconta Roberto a Veronica Ruggeri. “Forzava e non riusciva a tagliare il punto. Al terzo punto, dopo aver tagliato il filo, mi ha tagliato il piede, non è riuscito a fermare la sua azione. Mi è stato detto che soffre di una malattia da tanto tempo, tutti lo sanno a Trieste”».

LA RISPOSTA DELL'AZIENDA SANITARIA

«La Iena - viene riportato nel servizio -  decide allora di andare a verificare di persona, nell'ospedale dove l’uomo è stato operato ma in cui quel chirurgo non lavora più. E il medico al quale chiediamo del suo collega, conferma immediatamente: “Ha una malattia neurologica e da lì non riesci ad uscirne”. A parlare è proprio chi gliel'ha diagnosticata. “Ha creato dei danni, è una testa di cazzo detto tra me e lei perché con quella malattia lì non si può operare”». «L’intervento - riferiscono Le Iene - che quel medico ha eseguito non era tra l’altro nemmeno quello giusto, perché il chirurgo avrebbe dovuto semplicemente asportare 1-2 millimetri di osso in eccedenza, mentre ha asportato quasi tutto l’osso dell’alluce. E’ la tecnica più invasiva in assoluto, che tutti i medici che in seguito visitano Roberto descrivono come “immotivata ed eccessiva, cruenta, radicale, decisamente aggressiva e sproporzionata rispetto all’entità del problema”».

LA RISPOSTA DELL'AZIENDA SANITARIA

«Roberto - ancora - aggiunge che è stata un’operazione talmente malfatta, come mi hanno spiegato tutti gli altri professionisti dai quali sono andato, che anche se la protesi esiste non è possibile installarla. Ora, camminando male, sto rovinando tutte le mie articolazioni. Mi fa male l’anca, la schiena, prendo antidolorifici due o tre volte al giorno. Dovrò fare anche la protesi al ginocchio: perdo l’equilibrio e ogni tanto cado”». «E quando - sottolinea il servizio andato in onda su Italia Uno - Veronica Ruggeri va a sentire proprio quel medico e gli chiede se lui ha una malattia, l’uomo risponde  secco: “No, sono sano come un pesce, sta dicendo delle stupidaggini che non stanno né in cielo né in terra” e ci chiude la porta in faccia». «Poi - ancora - sembra cambiare idea e fa entrare Veronica Ruggeri ma non la telecamera e quando gli diciamo che abbiamo incontrato Roberto, che è diventato zoppo per colpa sua, dice: “Questa è una diffamazione” e poi chiama la polizia per farci allontanare». «“Mio figlio - conclude il servizio -  ha scritto un tema in cui dice: mi dispiace che non posso più giocare con mio papà perché è zoppo”, ci racconta rassegnato il povero Roberto. Che ora attende giustizia».

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