Dialetti, teatro e identità: torna il Festival Internazionale “Ave Ninchi” tra Trieste e Duino Aurisina

Dialetti, teatro e identità: torna il Festival Internazionale “Ave Ninchi” tra Trieste e Duino Aurisina

È stato presentato mercoledì 18 giugno nella Sala Giunta del Municipio di Trieste il programma della nuova edizione del Festival Internazionale “Ave Ninchi” – Teatro nei dialetti del Triveneto e dell’Istria – Estate 2025, tra le rassegne culturali più longeve e significative del territorio. Organizzato da L’Armonia APS in collaborazione con i Comuni di Trieste e Duino Aurisina, il Festival avrà ingresso gratuito e si svolgerà dal 21 al 22 giugno a Borgo San Mauro (Sistiana) e dal 26 al 29 luglio nel Giardino del Museo Sartorio a Trieste.

Alla conferenza stampa erano presenti il vicesindaco e assessore ai Teatri Serena Tonel, il presidente de L’Armonia Paolo Dalfovo, il direttore artistico Riccardo Fortuna, il direttore di Trieste Estate Lino Marrazzo e Sabrina Censky Gojak per l’organizzazione.

Tonel: “Il Festival è un catalizzatore culturale prezioso”

Trieste rappresenta il baricentro geografico e culturale di un territorio unito da dialetti della stessa famiglia – ha dichiarato Tonel –. Ringraziamo L’Armonia per il lavoro straordinario svolto durante tutto l’anno e per il contributo fondamentale all’animazione estiva cittadina. Il Festival è uno strumento efficace per valorizzare il nostro patrimonio linguistico e identitario”.

Un progetto culturale radicato e sempre più attuale

Nato nel 1997 nella versione invernale, il Festival è intitolato all’attrice Ave Ninchi, che aveva scelto Trieste come dimora dopo il ritiro dalle scene e ne era diventata presidente onoraria nel 1989. L’edizione estiva, avviata nel 2006, torna ora per il secondo anno consecutivo anche a Trieste, rafforzando un ponte culturale con l’Istria e l’intero Triveneto.

Otto spettacoli in scena tra Sistiana e il Museo Sartorio

Ad aprire il programma saranno, il 21 e 22 giugno a Borgo San Mauro, le compagnie Proposte Teatrali APS con la commedia “Cul e Camisa” e il Filodrammatico della Comunità Italiana di Pirano con “Confini nostrani, con e senza propusnica!”. I testi, brillanti e ricchi di riferimenti locali, affronteranno con ironia i temi dell’amicizia, del confine e dell’identità.

La seconda parte del Festival, dal 26 al 29 luglio nel Giardino del Museo Sartorio, proporrà quattro nuove serate: da “I Rusteghi” della Goldoniana di San Stino di Livenza a “Elcandegesso” di Teatroroncade, da “Tuto pol suceder” degli Ex Allievi del Toti fino al gran finale con “Emilio”, trasposizione teatrale in dialetto triestino del romanzo Senilità di Italo Svevo, a cura della Compagnia de L’Armonia APS.

Un festival che parla al pubblico attraverso il teatro popolare

Con il sostegno dei Comuni di Trieste e Duino Aurisina, del DNA Festival Internazionale delle Arti e del circuito Trieste Estate 2025, il Festival “Ave Ninchi” continua a essere un punto di riferimento per il teatro dialettale. Le serate, tutte a ingresso libero con inizio alle ore 21.00, offriranno spettacoli accessibili, divertenti e ricchi di significato, capaci di unire comunità diverse nel nome della lingua, della storia e della memoria.