90 anni di attività della Società dei Concerti di Trieste, Civica Benemerenza della città

“In segno di gratitudine per il contributo espresso con costanza, nei suoi novant’anni di attività, alla crescita culturale della comunità triestina e all’educazione della sua gioventù, nonché per il ruolo che svolge a tutt’oggi nella promozione dell’immagine internazionale di Trieste attraverso attività culturali di significativo pregio artistico, di grande utilità sociale e rilievo internazionale”. Con questa motivazione, il sindaco Roberto Dipiazza ha conferito alla Società dei Concerti, nelle mani del suo presidente avv. Piero Lugnani, la civica benemerenza della Città di Trieste per i suoi primi novant’anni di meritoria attività.
La cerimonia di consegna si è svolta oggi (giovedì 2 febbraio) nella sala del Consiglio comunale di Trieste, presenti le autorità locali - con vicesindaco Serena Tonel, l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, gli assessori alle Finanze Everest Bertoli e ai Servizi generali Michele Lobianco e il presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca- nonché i vertici dei principali teatri cittadini e della Società dei Concerti. 
“Vivo compiacimento per la decisione di conferire la civica benemerenza all’Associazione Società dei Concerti” è stata espressa dall’avv. Alberto Pasino, già presidente della stessa Associazione, che nel suo intervento ha ricordato “le tre ragioni di questo giusto e opportuno conferimento”. “Significa innanzitutto – ha detto riconoscere quanto le radici sociali, economiche e culturali della nostra città si fondano all’interno della storia della SdC” e “riconoscere le proprie radici, ricordare e celebrare quel passato su cui la nostra città fonda il proprio avvenire”. 
“In secondo luogo -ha proseguito Pasino - la civica benemerenza è opportuna perché significa riconoscere il contributo che la SdC ha apportato alla crescita culturale e sociale di Trieste.Nei suoi 90 anni di vita e nei 1491 concerti di stagione ordinaria la SdC ha dato vita ad una produzione artistica davvero straordinaria e ampiamente riconosciuta. Si sono esibiti sul suo palcoscenico celebrità acclamate a livello mondiale del calibro di de Sabata, von Karajan, Horowitz, Rostropovich, Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Lang Lang, Mullova e Quartetto Italiano, solo per menzionare alcuni tra i nomi che – assieme al nostro amatissimo Trio di Trieste – hanno consentito alla comunità triestina di godere di contenuti artistici di norma fruibili solo nelle maggiori città europee, con positivi effetti sulla promozione dell’immagine internazionale di Trieste”.
“Terzo e ultimo motivo che convince dell’opportunità del conferimento della civica benemerenza -ha spiegato l’avv. Alberto Pasino - è che così facendo si attribuisce esplicito e formale riconoscimento alle persone straordinarie che hanno reso possibile ciò. Ho sotto i miei occhi il testo di una lettera spedita il 14 novembre 1932 dalla Commissione per la costituzione della Società dei Concerti alle persone che si riteneva potessero desiderare di farne parte. La lettera indica nominativamente le 45 personalità cittadine coinvolte a vario titolo nella costituzione dell’associazione. Dei molti nomi di spicco che vi figurano mi limito a ricordare Silvio Benco, il Barone Economo, Guido Hermet, Julius Kugy, Teodoro Mayer, il Barone Rodolfo Parisi, il Conte Salvatore Segre Sartorio, Guido Segre, Fabio Venezian e Mario Tripcovich”. “Credo, Signor Sindaco, che le ragguardevoli personalità che hanno promosso la costituzione della Società dei Concerti - ha evidenziato Pasino - l’abbiano fatto non soltanto per l’amore de l’art pour l’art, per l’amore per l’arte fine a se stessa, ma soprattutto perché offrendo spettacoli di elevata cifra artistica si contribuisce alla crescita morale e civile dell’intera comunità, rendendola più dinamica, più accogliente, più curiosa, più colta, più capace di creare e apprezzare il benessere, attraverso un’operosità equilibrata in cui al lavoro si può alternare il gusto della sospensione del tempo nella contemplazione dell’arte”.
Parole di stima e apprezzamento sono state espresse dal sindaco Roberto Dipiazza che ha evidenziato “lo straordinario percorso e l’eccellente lavoro svolto” e anche dall’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, che ha posto l’accento sulla spinta culturale espressa da uomini di grande spessore e ha evidenziato l’impegno a lavorare insieme in un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo, mentre il presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca ha esortato a “continuare a guardare al futuro come fatto finora”. “Questa civica benemerenza è per noi un’attestazione preziosissima -ha spiegato il presidente della Società dei Concerti avv. Piero Lugnani- non è un traguardo ma è un punto di partenza, nel senso di riuscire a rendere possibile uno sviluppo culturale sempre maggiore, accompagnato da un futuro sempre radioso per la nostra città”. 
Significativo anche il messaggio scritto dal presidente Piero Lugnani sul libro d’oro del Comune di Trieste: “La Società dei Concerti di Trieste, grata per la preziosa attestazione della Municipalità tutta, in ricordo della sua storia, 90 anni trascorsi nel segno dell’eccellenza musicale e portando sempre alto nel mondo il nome della nostra amata Città”.
Nata nel 1932, con quasi millecinquecento concerti e novanta anni di storia, la Società dei Concerti di Trieste, oggi presieduta da Piero Lugnani, è stata capace di rinnovarsi senza dimenticare le sue origini, continuando a regalare al pubblico buona Musica e grandi interpreti. Nella sua intensa attività, la Società dei Concerti ha ospitato direttori del calibro di Victor de Sabata e Herbert von Karajan, pianisti quali Alfred Cortot, Arthur Rubinstein, Wilhelm Backhaus, Walter Gieseking, Claudio Arrau, Edwin Fischer, Arturo Benedetti Michelangeli, Vladimir Horowitz e tanti altri. Ancora oggi la Società continua a diffondere la cultura della musica classica e la promuove attraverso prolusioni, progetti dedicati ai più giovani e corsi di storia della musica.