La cooperativa di Basaglia da 50 anni 'include' con il lavoro

Nel 1971 Franco Basaglia fu chiamato a dirigere l'ospedale psichiatrico di Trieste. Con la sua squadra iniziò da subito a smontare le regole oppressive che disciplinavano la vita delle persone al suo interno: occorreva avviare un processo di re-integrazione sociale dei pazienti. L'idea fu allora quella di promuovere una cooperativa e il 16 dicembre 1972, "dopo un difficile iter burocratico e un complesso confronto con le istituzioni e il tribunale, nasceva ufficialmente a Trieste la prima cooperativa sociale al mondo", oggi Cooperativa lavoratori uniti Franco Basaglia. A 50 anni da quel giorno Clu ha celebrato questa sera mezzo secolo di attività con un incontro nella centrale Stazione marittima, alla presenza di Marco Cavallo, uno dei simboli della rivoluzione basagliana. Secondo i dati di dicembre 2022, i lavoratori totali di Clu sono 264, di cui 181 soci; i lavoratori svantaggiati 60. Il fatturato ammonta a 7,5 milioni. Tra i principali servizi erogati ci sono sanificazione, ecologia e manutenzione del verde, logistica e facchinaggio, servizi alla persona, ristorazione. "La nostra mission - ha sottolineato il presidente di Clu, Ivan Brajnik, a margine dell'evento - è l'inserimento lavorativo. La Clu è fondata sui lavoratori", quindi "gli utenti psichiatrici, che allora erano visti come un peso per la società, improduttivi, inutili. La cooperativa li ha resi produttivi". Tra le urgenze di oggi, ha aggiunto, c'è la ricerca di personale qualificato: "C'è sempre più bisogno di trovare persone qualificate. E la formazione è una delle attività previste all'interno della cooperativa: stiamo investendo non solo per affrontare il mercato, ma anche sulle risorse umane all'interno della cooperativa". L'appello - è infine intervenuto Michele Zanetti, già presidente della Provincia di Trieste all'epoca della nascita di Clu - "è che la politica ottusa non cancelli" questa esperienza. (ANSA). FMS