Trieste, l’incanto dell’inclusione in tre movimenti: “IN Crescendo” riscrive le regole della cultura accessibile
Inclusione, ascolto, relazione: sono queste le parole chiave che hanno animato IN Crescendo, il progetto innovativo appena concluso a Trieste e ideato per promuovere l’accesso alla musica classica anche da parte delle persone con disabilità cognitive. Un’iniziativa che ha saputo trasformare la fruizione musicale in un vero e proprio strumento di crescita personale e collettiva, grazie a un format esperienziale delicato e partecipativo.
Protagonisti quattro ragazzi della Cooperativa Sociale Calicanto, accompagnati in questo viaggio sonoro da Aulòs Musicoterapia e dalla Società dei Concerti di Trieste, con il sostegno convinto della Fondazione Monticolo&Foti.
Un percorso musicale su misura per ogni partecipante
Il cuore del progetto è stato un approccio altamente personalizzato: un rapporto quasi uno a uno tra partecipanti e musicoterapeuti ha permesso di costruire un’esperienza tagliata sulle specificità individuali. L’idea guida era semplice e potente: non portare le persone con disabilità a “vedere un concerto”, ma coinvolgerle in un cammino progressivo, capace di aprire la strada a un ascolto consapevole e partecipato.
Tre i cicli previsti, ciascuno dedicato a un tema strumentale – voce, archi, percussioni – strutturati su tre fasi distinte: esplorazione sonora attraverso la musicoterapia, dialogo musicale diretto con musicisti professionisti e, infine, partecipazione a un concerto dal vivo presso il Teatro Verdi di Trieste, selezionato tra quelli della stagione della Società dei Concerti.
Dal suono al significato: l’inclusione passa dalla bellezza
«Abbiamo voluto avvicinare le persone con disabilità cognitive alla musica classica, non in modo passivo, ma costruendo per loro un contesto protetto, umano e stimolante – ha dichiarato Andrea Monticolo, presidente della Fondazione Monticolo&Foti –. Questo progetto dimostra che è possibile abbattere le barriere culturali e costruire un’esperienza autentica di bellezza, accessibile a tutti».
Le attività di musicoterapia hanno avuto un ruolo cruciale nel creare una base emotiva e sensoriale, rendendo poi più naturale e appagante l’ascolto dal vivo. Ma la vera forza di IN Crescendo è stata la sua capacità di mettere al centro la persona: ogni passo è stato costruito attorno alla relazione, alla fiducia e alla scoperta del proprio potenziale espressivo.
Un modello replicabile per l’accessibilità culturale
L’esperienza di IN Crescendo, a detta di tutte le realtà coinvolte, rappresenta un modello replicabile e sostenibile di inclusione culturale, che potrebbe ispirare iniziative simili anche in altri contesti. Un percorso che ha dimostrato come l’arte e la musica possano diventare strumenti potenti per attivare risorse interiori, creare legami e restituire dignità e protagonismo a chi spesso è invisibile.
Il Teatro Verdi, con la sua storia e il suo prestigio, è stato lo sfondo ideale per un piccolo grande miracolo di umanità e cultura condivisa. Un seme che ha già cominciato a dare frutto.