Giorno del ricordo, toccante solenne cerimonia a Basovizza (FOTO)

Si è svolta oggi lunedì 10 Febbraio, alla Foiba di Basovizza, la Solenne Cerimonia per il Giorno del Ricordo, in memoria dei martiri delle Foibe.
Presenti gli onorevoli Meloni e Salvini, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento D’Incà, il Governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro di Fdl; insieme al Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza anche gli esponenti del PD Debora Serracchiani, Tatjana Rojc e Luigi Zanda. Alla presenza dei giovani delle scuole superiori e dei ragazzi delle scuole medie di Trieste. 
“La responsabilità della classe politica, che ha il dovere di ricordare i martiri dell’Italia ammazzati a causa di una pulizia etnica, solo per essere italiani e dimenticati per oltre 60 anni di storia repubblicana. Credo che una nazione normale abbia il dovere di rendere quel ricordo concreto.” Queste le parole di Giorgia Meloni, raccolte poco prima dell’inizio della cerimonia, alle quali si aggiungono le parole di Matteo Salvini “Non ci sono morti di serie A e morti di serie B, gli italiani massacrati dai comunisti di Tito meritano rispetto e onore. Chi nega le foibe, così come chi nega la Shoah, è un ignorante che va curato e punito. Onore a questi uomini e a queste donne.”
Presente in veste di rappresentante del Senato della Repubblica Maurizio Gasparri “E’ importante sottolineare una memoria condivisa. Ieri Mattarella ha invitato a cancellare le residue sacche di negazionismo. Ci sono ancora: alcuni hanno parlato di 'presunte foibe” spiega Maurizio Gasparri.
Ad aprire la cerimonia il Vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, per denunciare la disumanità e la violenza di quelle ideologie che portano all’odio.
Poi l’intervento del Sindaco di Trieste Dipiazza, che ringrazia le autorità politiche e religiose presenti assieme ai giovani studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia; cita Giuseppe Comand, uno degli ultimi testimoni delle Foibe recentemente deceduto, e Norma Cossetto “cercare di rimuovere il ricordo di un crimine vuol dire commetterlo nuovamente”. Il Governatore Fedriga spende un pensiero non solo per le vittime ma anche per i loro familiari “quando si parla di numeri di persone morte si guardano con una sorta di lontananza - lo dico in particolare ai ragazzi - come se fosse qualcosa di teorico che non fa parte delle nostre vite, ma dietro ogni persona ci sono le lacrime e le sofferenze di mogli, madri, famiglie che non hanno più visto tornare a casa i loro cari”. 
Un pensiero ai martiri e ai parenti delle vittime anche da parte del Rappresentante del Parlamento D’Incà “Il dolore segna ancora in maniera indelebile questa terra e tutti i parenti delle vittime. Il dolore che negli anni è testimone della cieca violenza delle Foibe.”
 

FOTO GIORGIO WITTREICH