Di Finizio, la denuncia contro il Comune finisce in un nulla di fatto: condannato a pagare le spese di giudizio

Oggi 19 giugno è stata pubblicata la sentenza del tribunale di Trieste che ha deciso sulla causa proposta da Marcello di Finizio contro il Comune di Trieste.
 
La causa riguardava la decadenza dalla concessione demaniale pronunciata dal Comune nei confronti del Di Finizio, che la riteneva illegittima.
 
Il Tribunale ha riconosciuto la legittimità dell'azione del Comune di Trieste, dando atto dell'inerzia di Di Finizio rispetto ai tanti solleciti del Comune  finalizzati a che il rapporto concessorio potesse proseguire.
 
 Il Tribunale civile ha rilevato che sono agli atti i documenti nei quali il Comune insistentemente richiedeva di ripulire l'area dai materiali bruciati dall'incendio o danneggiati dalla mareggiata e che sono agli atti altresì i documenti che attestano che il Comune chiedeva di pagare i canoni e fornire informazioni sulla prosecuzione del rapporto concessorio.
 
In particolare è stato acclarato che Di Finizio è rimasto passivo rispetto alla possibile prosecuzione del rapporto concessorio, anche quando gli è stata prospettata dal Comune la possibilità di evitare la decadenza, comunicando il nome di un soggetto a cui intestare la concessione. 
 
Il Giudice ha ritenuto di ridurre il canone della metà con riferimento agli anni 2009 e 2010 ma ha, altresì, deciso che la riduzione non possa applicarsi agli anni successivi in quanto la permanenza dello stato dei luoghi in estremo degrado e l' inutilizzo dei beni è imputabile esclusivamente all' inerzia di Di Finizio.
 
Non solo non è imputabile alcunché al Comune ma, anzi, tutto l'atteggiamento certificato dal Comune in giudizio ha dimostrato con evidenza la volontà di agevolare Di Finizio nella prosecuzione del rapporto e non di intralciarlo.
 
Si legge nella sentenza:  "gli esiti imprenditoriali che l'intera vicenda ha avuto sul Di Finizio non sono ricollegabili a provvedimenti amministrativi o anche solo a comportamenti dell'amministrazione".
Il Tribunale, pertanto, ha rigettato la domanda di Di Finizio anche relativa al risarcimento dei danni e lo ha condannato a pagare le spese di giudizio.