Certificazione anti-Covid: in arrivo l'esenzione dal vaccino per i malati cronici

Per coloro che non hanno potuto vaccinarsi, temporaneamente o definitivamente, a causa di patologie conclamate, arriva la circolare del ministero della Salute che autorizza il certificato per gli esenti dal vaccino anti-Covid. Il documento "viene rilasciato nel caso in cui la somministrazione venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea", riporta la circolare. "Le persone che ottengono una esenzione alla vaccinazione devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione", come uso delle mascherine, distanziamento, evitare assembramenti, viene inoltre spiegato. Le esenzioni saranno valide fino al 30 settembre, salvo diversa disposizione. La durata di validità, "sulla base delle valutazioni cliniche, verrà aggiornata quando sarà avviato il sistema nazionale per l'emissione digitale delle stesse per consentirne la verifica digitale". Temporaneamente e fino al 30 settembre, dunque, sono validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi Sanitari Regionali. Possono richiederla "tutti i malati rari e cronici che, per via della loro patologia, non hanno la possibilità di accedere alla vaccinazione". Tutte queste persone non hanno avuto modo di richiedere il Green pass e fra pochi giorni sarebbero rimaste escluse da diversi luoghi al chiuso: piscine, palestre, ristoranti, bar, teatri, cinema. Restano per ora esclusi anche un migliaio di volontari della sperimentazione del vaccino 'Reithera' che non risultano immunizzati. Ma anche per loro si attendono, ormai in tempi brevissimi, le indicazioni del ministero della Salute, con un altro provvedimento ad hoc. Ma vi sono altre difficoltà legate al fatto che nel gruppo di sperimentazione ci sono anche volontari che hanno ricevuto un placebo e non il vaccino - tra questi anche l'imprenditore Riccardo Illy -. Pur avendo completato il ciclo, afferma in un'intervista al 'Corriere della Sera', non può avere il certificato verde, che gli è necessario per lavoro.