Caso Resinovich: fonti, prelevate ossa e tessuti, autopsia può aprire scenari

Caso Resinovich: fonti, prelevate ossa e tessuti, autopsia può aprire scenari

Dal cadavere di Liliana Resinovich sono stati effettuati prelievi ossei e di tessuti oggi durante il nuovo esame disposto dalla Procura di Trieste e affidato al team della dottoressa Cristina Cattaneo dell'Istituto di medicina legale dell'Università degli Studi di Milano, che è durato diverse ore. I consulenti dei pubblici ministeri e dei parenti della donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 con la testa infilata in due sacchetti di plastica, definiscono il corpo "in avanzato stato di trasformazione" ma non escludono che una "una seconda autopsia" possa aprire "scenari diversi rispetto a quelli già svelati". Il pool dell'anatomopatologa Cattaneo deve ancora fissare quali e quando saranno gli esami da effettuare in futuro. Di certo verranno messi a confronto i referti della prima autopsia - che non aveva riscontrato lesioni traumatiche sul corpo e indicato nel soffocamento e "morte asfittica" la causa del decesso da datare circa 48-60 ore prima del ritrovamento del cadavere - con gli esiti dei nuovi e approfonditi test. La speranza dei periti è che si possano chiarire definitivamente le cause della morte e la datazione del decesso. (LaPresse) - CRO NG01 orl/flo/als