I Sindaci "minori" sulla città metropolitana: «Esprimiamo forte preoccupazione»

«Nel contesto del riordino degli enti locali del Friuli Venezia Giulia in corso di attuazione da parte della nuova Giunta regionale, vediamo proporsi per l’area della ex provincia di Trieste l’ipotesi della costituzione della città metropolitana di Trieste. Ad alcune estemporanee dichiarazioni del Sindaco di Trieste ha fatto ieri seguito l’intervista rilasciata ali media locali  da parte dall’assessore regionale alle Autonomie Locali Pierpaolo Roberti. Nel corso dell’intervista l’assessore regionale ipotizza la creazione di tre Provincie o come via alternativa l’istituzione di tre provincie più, appunto, la città Metropolitana di Trieste».

Lo rilevano i sindaci dei Comune minori dell'ex Provincia di Trieste

«Quali - continua la nota -  sindaci dei comuni di Muggia, San Dorligo della Valle – Občina Dolina, Sgonico – Občina Zgonik, Monrupino – Občina Repentabor e Duino Aurisina Občina Devin Nabrežina esprimiamo forte preoccupazione per un processo di riorganizzazione così significativo per i nostri territori e per i cittadini che rappresentiamo e che ad oggi non ci ha ancora visto coinvolti neanche in via meramente consultiva. È stata più volte preannunciata da questa nuova amministrazione regionale la volontà di coinvolgere ed ascoltare i comuni per non “calare” le scelte dall’alto».

«Confidiamo - ancora i Sindaci - , perciò, che nell'incontro preannunciatoci dall’Assessore Roberti, l’amministrazione regionale chiarisca quali sono le sue idee in merito ai nostri territori e che modello di città o area metropolitana intenderebbe realizzare. Indipendentemente dalla soluzione che sarà adottata (Nuova provincia o Città metropolitana), noi tutti concordemente chiediamo e chiederemo ampie garanzie sul rispetto delle prerogative e delle autonomie dei Comuni che rappresentiamo e del ruolo degli organi comunali eletti dalla cittadinanza».

«Può andare bene - riferiscono -  la creazione di un ente che sostituisca le UTI e che riprenda quelle che erano le funzioni provinciali e che assuma anche alcuni dei compiti della Regione ma tutto ciò nel massimo rispetto delle sfere di competenze dei comuni e delle loro capacità decisionali. Riteniamo fondamentale, a riguardo, che venga da subito garantito che l’assegnazione di alcuni dei compiti dei comuni a questo nuovo ente possa avvenire solo su espressa volontà dei singoli comuni e non in base ad imposizioni legislative. Pur nel difficile contesto dell’avvio dell’Unione Territoriale Intercomunale Giuliana – Julijska Medobčinska Teritorialna Unija, riteniamo di avere dato ampia prova della volontà di lavorare assieme nella consapevolezza che la collaborazione tra comuni è di strategica importanza per la valorizzazione dei rispettivi territori».

«Ma - concludono - pur nella comune volontà di collaborare siamo consapevoli delle “diversità” e delle particolarità di ognuna delle comunità che abbiamo l’onore di rappresentare e vogliamo essere garanti, nel rispetto della storia di ognuno dei nostri comuni, proprio della tutela e della valorizzazione delle nostre rispettive “diversità”. Vogliamo unire i nostri sforzi e le nostre forze per migliorare i servizi resi ai nostri cittadini e per promuovere assieme il nostro territorio ma non vogliamo che i nostri comuni divengano mere “periferie” della città di Trieste o di qualsiasi altro ente sovracomunale. Per queste ragioni non ci limiteremo a vigilare su quanto sta accadendo ma vogliamo essere parte attiva e protagonisti del processo di riorganizzazione dei nostri comuni e dei nostri territori».