Comunità di Sant'Egidio, Messa e pranzo in memoria di chi è morto per strada

La Comunità di Sant'Egidio ha commemorato in una toccante liturgia nella chiesetta di San Giuseppe in via dell'Istria, domenica 25 febbraio, i nomi dei 27 senzatetto che sono morti - chi a causa di malattie derivanti da una vita all'addiaccio, chi proprio per il freddo - in quindici anni di servizio per strada. Storie di amicizia, di salvezza, di conforto.

Dopo la messa, alla quale ha partecipato anche un commosso gruppo di persone senza fissa dimora che la Comunità aiuta a vario titolo, si è tenuto un pranzo realizzato grazie al contributo della Fondazione CRTrieste nei locali adiacenti alla vicina parrocchia di San Giacomo. Secondo il responsabile di Sant'Egidio Paolo Parisini è "un clima che riscalda i cuori nonostante il vento gelido all'esterno. L'amicizia e la vicinanza sono davvero la salvezza per queste persone".

Giancarlo, uomo senza fissa dimora che arriva dal Sud Italia, afferma: "Ricordare il nome di chi in vita era considerato un invisibile è un atto di misericordia e di giustizia".