Cimitero di Sant'Anna a nuovo, oltre un milione di euro di investimento

“Il Comune di Trieste ha avviato un’importante attività per la riqualificazione ed il risanamento conservativo del colonnato monumentale del Cimitero di Sant'Anna che si realizza in tre lotti d’intervento. I primi due, per una spesa di 750 mila euro, sono stati ultimati, mentre il terzo, per un investimento di 500 mila euro, sta per essere avviato. Nell’ambito di questa ampia e programmata opera di riqualificazione, s’inserisce anche il significativo intervento di restauro del valore di 14 mila euro (finanziato con un contributo di 5 mila euro della Fondazione CRTrieste e per la parte restante dal Comune) che coinvolgerà la ben nota tomba della famiglia Sartorio, con la statua della “Religione”, opera dello scultore napoletano Giuseppe Sanmartino, già autore del famoso “Cristo velato”, presente e visitatissimo nella cappella Sansevero a Napoli”.

Lo ha ribadito l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi nel corso della conferenza stampa, svoltasi oggi (giovedì 5 dicembre) nella sala giunta del municipio alla quale sono intervenuti anche il direttore del Servizio Strade e Verde pubblico Andrea de Walderstein, la soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia Simonetta Bonomi con la dott.ssa Claudia Crosera, il direttore dei Servizi cimiteriali AcegasApsAmga Massimo Carratù e il segretario generale della Fondazione CRTrieste Paolo Sant’Angelo.

Ricordando la positiva collaborazione realizzata tra tutti i soggetti interessati, è stato evidenziato come, nell’ambito di un’ampia opera di riqualificazione e valorizzazione delle tombe storiche del Cimitero comunale di Sant’Anna, il restauro della tomba Sartorio assume la valenza di “progetto pilota”. Dal 2017 è infatti stata istituita una Commissione Tecnica, formata da una rappresentanza del Comune di Trieste, di AcegasApsAmga e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Trieste che si è dedicata, in una prima fase a disciplinare le attività di tutela relative ai monumenti storici del Cimitero mediante redazione di una serie di linee guida operative per gli interventi di restauro e manutenzione e che prevede, nei prossimi mesi, di avviare una campagna di censimento e mappatura delle tombe antiche nei campi storici del Cimitero, al fine di identificare le aree di valore artistico-culturale presenti nel Cimitero, e di prevedere attività di tutela e di valorizzazione dell’intero complesso.

La Commissione punta a creare le condizioni necessarie ad estendere il “progetto pilota” che coinvolgerà in prima battuta la tomba Sartorio, anche ad altri monumenti importanti dal punto di vista storico-artistico presenti nel Cimitero. Il Cimitero comunale di Sant’Anna, la cui storia comincia quasi duecento anni fa, è quindi protagonista di un progetto di tutela finalizzato a tramandare il suo valore storico monumentale alle generazioni future e a rispondere, nel presente, alla duplice necessità di riuso e valorizzazione mediante azioni economicamente e progettualmente sostenibili.

Il colonnato monumentale del cimitero di Sant’Anna, progettato a partire dal 1827, è composto da sessantun campate, delimitato sul lato posteriore da un muro in blocchi di pietra arenaria, mentre frontalmente, verso il cimitero, da una serie di colonne doriche. Ciascuna campata ospita una tomba di famiglia di prima classe costituita da loculi ipogei e da un monumento sepolcrale privato, spesso recintato da una bassa ringhiera in ferro. Tra queste spicca proprio la tomba della famiglia Sartorio, collocata nella campata 53 del colonnato, uno dei monumenti funerari più antichi e interessanti dell’intero complesso monumentale. La tomba venne data in concessione alla famiglia nella seconda metà dell’Ottocento, la scultura posizionata al suo interno, ovvero una donna che raffigura la “Religione”, venne realizzata ancora prima della fondazione dello stesso Cimitero. Opera del celebre scultore napoletano Giuseppe Sanmartino (autore del Cristo Velato) fu realizzata nel 1786 per la cappella dei Régine a Forio d’Ischia, dalla cui sacrestia scomparve dopo il 1853, per essere successivamente collocata nel Cimitero di Trieste tra il 1870 e il 1886, per volere del barone Pietro Sartorio (1796-1890) ricco mercante e collezionista. E’ quindi il monumento più antico e sicuramente uno dei più preziosi e meritevoli di restauro del Cimitero di Sant’Anna.