Cécile Kyenge a Trieste: «In Italia c'è un problema razzismo» (VIDEO)

Tappa triestina del tour elettorale oggi, lunedì 13 maggio 2019 dell'europarlamentare uscente del Partito Democratico e già Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, alla caccia del Bis a Bruxelles. «Mi ricandido per continuare il lavoro della precedente legislatura 2014-19 - riferisce l'onorevole -  ovvero quello sul tema dei diritti. Un settore che significa parlare ad esempio di disuguaglianze che devono ridursi, occuparsi dei diritti sociali,  economici, ambientali, politici ma anche quella che è la posizione dell'Italia sulla scena globale». «Io - riferisce Cécile Kyenge -   riporterò in Europa questi punti proprio per avere un'Europa a misura di persona, il  territorio in Europa, l'Europa direttamente sul territorio. Questo tema deve essere portato in Europa con grande forza e con grande impegno, coraggio e passione». «Il razzismo esiste - continua - io l'ho sempre detto che l'Italia non è razzista ma il razzismo esiste e dobbiamo chiamarlo con il proprio nome. Fino a quando ci vergogneremo o non avremo il coraggio di chiamarlo con il proprio nome anche le proposte di soluzioni e strategie saranno difficili da poter trovare. Dobbiamo fare in modo che nessuno debba rimanere indietro. Noi lavoriamo come Partito Politico, come persona proprio per  dire che la discriminazione è un reato e ciò lo riconosce anche la Costituzione e il razzismo lo si può sconfiggere anche attraverso la legge, la giurisprudenza che in questi gironi ci sta dando un esempio grande. Ad esempio tantissimi casi sono stati sconfitti dalla giurisprudenza, ne cito solo alcuni, Calderoli, Borghezio. Sono almeno una ventina di casi in tribunale. Chiedo a tutti di fare la spetta cosa, denunciate,la giustizia esiste, il razzismo lo si può sconfiggere anche grazie alla giustizia, anche con la legalità possiamo andare avanti». Infine un appello al voto ai triestini: «Il 26 maggio andate a votare, mettete  la croce su Partito Democratico e scrivete Kyenge perchè Kyenge  è l'antidoto ai populismi e soprattutto perchè il tema di diritti non deve mancare in questa legislatura. Mi candido per riportare nel Parlamento il lavoro sui diritti che ho iniziato e completarlo. Un lavoro che mira a ridurre le disuguaglianze e al riconoscimento dei diritti di tutti". Diritti civili, diritti umani e fondamentali, diritti, economici, diritti sociali, diritti ambientali, diritti politici».

LA VIDEO-INTERVISTA

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