Blue Notte Festival, sabato visita guidata a Villa Coronini e il concerto di Jan Sturiale

Volge al termine l'ottava edizione del Blue Notte Gorizia Festival, che sabato 28 luglio arriva ancora una volta, per l'ultimo concerto,  in un luogo prezioso della città, il Parco ottocentesco di Villa Coronini Cronberg, storica villa della nobile famiglia goriziana, oggi aperta al pubblico come museo. Alle 19 il pubblico è atteso per una visita guidata alla Villa e il concerto ha inizio alle 21.30, tutto a ingresso libero.

Protagonista del concerto è il chitarrista, compositore e produttore Jan Sturiale che presenta il nuovo progetto "Roadmaps", insieme a una band di grande respiro: con lui suonano infatti Jure Pukl al sassofono, Marko Churnchetz al pianoforte e al Fender Rhodes, Miha Koren al basso e Klemens Marktl alla batteria.

Sturiale è sulla scena musicale internazionale ormai da oltre un decennio. Plurititolato e specializzato, tra gli altri, con Lenny Wheeler, è stato band leader, sideman o in studio di registrazione con alcuni dei nomi più rispettati nel settore quali: Hiram Bullock, Bob Reynolds, Janek Gwizdala, Vardan Ovsepian, Damian Erskine, Ziv Ravitz, Chaun Duprè Horton, Jure Pukl, Dean Brown, Tatiana Parra, Stef Burns e molti altri.

Nel recente progetto "Roadmaps" i componenti del gruppo sono stati chiamati a spingere le composizioni ai loro limiti. Sturiale scrive brani complessi, ma si sviluppano organicamente e lasciano molto spazio agli strumentisti per aggiungere le loro voci. Le tracce di Pat Metheny e Kurt Rosenwinkel sono presenti in modo decisivo ma originale nel progetto, così come alcune dei più bei lavori di Ben Monder sono ampiamente omaggiati nella poetica di Sturiale. Anche John Scofield e il suo stile trovano spazio - sempre ridisegnati - nelle note di "Roadmaps": lo stile ritmico in particolare, è riconoscibile e curatissimo, e il groove è estremamente trascinante. Uno dei punti di forza di "Roadmaps" è sicuramente l'interplay della band e la grande gioia del dialogo musicale, a partire dal rapporto con il sassofonista Jure Pukl: con lui Jan suona dal 2011 e insieme hanno deciso di dare vita al nuovo progetto con gli altri musicisti della band. L'alchimia è perfetta e sempre foriera di nuove ricerche sonore.