Teatro Sloveno, da venerdì "Baruffe" nei dialetti dell'alto Adriatico: co-produzione di tre Stati

Al Teatro Sloveno è in arrivo la coproduzione internazionale BARUFFE, uno spettacolo plurilingue la cui visione non necessita di sovratitoli, ma offre un’emozione teatrale veramente particolare, a stretto contatto con i protagonisti. Dal 1 al 16 dicembre il pubblico sarà infatti invitato a entrare nel cuore di un borgo di pescatori della costa adriatica, a sostare sulla piazza del paese, dove potrà osservare un affresco molto autentico del pittoresco quotidiano dei suoi ruvidi abitanti. Lo spettacolo nella regia di Vito Taufer è una coproduzione di quattro teatri professionali di tre paesi: accanto al Teatro Stabile Sloveno di Trieste i teatri di Nova Gorica, Capodistria e Pola. Si tratta dell’adattamento dalla celebre commedia goldoniana Le baruffe chiozzottestoria di una “rumorosa comunità di pescatori, marinai e donne” che per così dire lavano tutti i panni sporchi in piazza. La nuova versione, firmata dal drammaturgo e giornalista spalatino Predrag Lucić, acquista un peso nuovo con la sottolineatura di un’immagine molto realistica delle condizioni di vita di queste persone semplici, le cui piccole e grandi baruffe non servono ad altro che a fornire a chi dispone di istruzione e potere di sfruttarle a loro vantaggio, quando se ne presenta l’occasione. Lo zucchero filato, un po’ di tabacco e il talento per fare dispetti sono gli argomenti che in questa commedia fanno scatenare furibonde liti tra vicini di casa, nelle quali i pescatori litigiosi e collerici, gelosi e rancorosi, non si fanno pregare per innescare all’istante risse spettacolari, armati di quello che capita loro sotto mano. Le loro fidanzate e mogli non sono da meno: sempre pronte a sparlare di qualcuno, non fanno che stuzzicarsi a vicenda, facendo a gara a chi inventa gli insulti più coloriti con i quali deridere e offendere le altre. In questo testo, ambientato ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, si intrecciano i dialetti dell’alto Adriatico: il croato, lo sloveno, l’istroveneto, insieme a italiano, tedesco e ungherese, in una babilonia linguistica che non vuole soltanto divertire, ma diventa metafora del mondo attuale, spesso caotico e quindi facilmente manipolabile nella sua essenza multietnica e multiculturale.

Il cast riunisce attori e maestranze di tutti i teatri partner. Le repliche andranno in scena da venerdì 1 a domenica 3 e da giovedì 14 a sabato 16 dicembre. Tutti gli spettacoli andranno presto esauriti, quindi spettatori e abbonati a turno libero sono pregati di prenotare almeno tre giorni prima della data scelta. Domenica sarà attivo il servizio di navetta bus in partenza da Muggia, Sistiana e Opicina. 

venerdì, 1. 12, ore 20.30  sabato, 2. 12, ore 20.30  domenica, 3. 12, ore 16.00  giovedì, 14. 12, ore 20.30  venerdì, 15. 12, ore 20.30  sabato, 1 6. 12, ore 19.00  SPETTACOLO PLURILINGUE – SENZA NECESSITÀ DI SOVRATITOLI!