Al via la campagna antinfluenzale 2018

"L'influenza è un problema sanitario che non deve essere sottovalutato in ragione della sua contagiosità e delle possibili complicanze che in alcuni casi comportano dei rischi seri per la salute, soprattutto nelle categorie più fragili della popolazione. Per questo motivo, in osservanza a quanto raccomandato dai medici, la Regione promuove la vaccinazione antinfluenzale alla quale quest'anno sarà possibile sottoporsi da martedì 30 ottobre fino al 31 dicembre".

Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, presentando la campagna antinfluenzale 2018 che, come elemento di novità, integra tra le fasce che hanno diritto alla gratuità del servizio, oltre ad anziani, malati cronici e addetti di servizi pubblici di primario interesse collettivo, anche i donatori di sangue.

Nell'occasione, Riccardi ha rimarcato che non sono solo gli ultrasessantacinquenni a far parte delle categorie a rischio, ma è compreso anche chi è affetto da determinate patologie, come i diabetici (20mila in Fvg), i malati cardiovascolari e gli ipertesi (100mila) e coloro che soffrono di broncopneumopatie (15mila).

L'anno scorso, dopo alcune stagioni di calo, si è registrato in regione un modesto incremento dell'adesione alla vaccinazione con una copertura del 54,7 per cento degli over 65, rimanendo ancora lontani dal target del 75 per cento. Suddividendo il dato a livello territoriale, quello più alto si è registrato nell'Azienda pordenonese del Friuli occidentale (59,3%) mentre l'Asui di Trieste ha la percentuale più bassa (47,6%).

L'assessore ha ricordato come la scorsa stagione sia stata quella con la più alta incidenza di influenza, avendo colpito circa il 10 per cento della popolazione regionale, ciò anche a causa della maggior durata del periodo epidemico. Le fasce più esposte, che hanno manifestato il maggior numero di sindromi influenzali, sono state quelle dei bambini fino ai 4 anni e degli anziani.

Sempre nella scorsa stagione, esaminando i casi più gravi (66 di cui 6 decessi) l'età media è di 60 anni. Per l'84 per cento si è trattato di persone in buona parte non vaccinate e con conclamati fattori di rischio: malattie cardiovascolari (74%), respiratorie croniche (63%), diabete (45%) e obesità (31%).

Obiettivo della Regione, come è stato ribadito da Riccardi, è quello di incrementare il numero delle vaccinazioni, anche tra chi svolge la propria professione nell'ambito sanitario. "In tal senso - ha detto - è da migliorare l'adesione degli operatori del settore, la cui percentuale nella scorsa stagione ha raggiunto appena l'11 per cento". Su questo, come ha specificato il vicegovernatore, non essendoci alcun obbligo previsto dalla legge, il lavoro da fare "è di tipo culturale".

Per sottoporsi alla vaccinazione bisogna rivolgersi al proprio medico di medicina generale o agli ambulatori specificatamente aperti dalle Aziende. Il vaccino di quest'anno è di tipo quadrivalente e sono a disposizione delle Aziende 200mila dosi.

Tra i primissimi a vaccinarsi lo stesso vicegovernatore, il quale, davanti agli organi di informazione, ha voluto in questo modo testimoniare l'importanza della prevenzione di una patologia "la cui diffusione comporta non trascurabili elementi di rischio per la salute pubblica".