A Trieste nuovissime casette di ricovero per gatti randagi, comode e accoglienti

In occasione della ricorrenza di San Francesco, protettore degli animali, l’assessore comunale agli Affari Zoofili Michele Lobianco ha presentato oggi in Municipio le prime due casette di ricovero per gatti randagi che sono state contestualmente consegnate ad alcune responsabili di colonie feline, le signore Milas Andelka e l’assistente della signora Eleonora Sivec (impossibilitata a presenziare), Sara Filograna. “Queste sono le prime due casette che vengono assegnate, nei prossimi giorni si provvederà a consegnare ad altri 3 referenti 19 casette da sostituire in 4 colonie feline localizzate in diverse zone della città (Valmaura, Rozzol, San Luigi e Ponziana) - ha puntualizzato l’assessore Lobianco fornendo il numero di colonie feline regolarmente censite ad oggi: oltre 730 su tutto il territorio comunale che sono gestite da 300 gattari e gattare. “Dal 2002 con il censimento e riconoscimento formale delle colonie feline cittadine effettuato dal Comune di Trieste – ha aggiunto Lobianco – si è provveduto ad assegnare 400 casette di ricovero per gatti. Tutte regolarmente numerate e censite, gestite dai gattari per la cura delle colonie. Nel corso degli anni il Comune ha poi voluto rinnovare, causa ammaloramento delle stesse, tutte le casette, perlopiù in legno, sostituendole con casette in plastica, certamente più igieniche e più agevolmente lavabili e spostabili, Più resistenti anche nel caso di avverse condizioni metereologiche”. Nel corso della presentazione, l’assessore ha quindi ribadito l’impegno del Comune - e suo personale, con sopralluoghi periodici effettuati nelle diverse colonie - nel portare avanti la campagna di sterilizzazione dei gatti delle colonie riconosciute garantendo il supporto ai referenti delle stesse mediante convenzioni con cliniche veterinarie e associazioni e che  attualmente sono l’ENPA, l’Associazione Il Gattile e la Clinica San Giacomo, e l’importo di 31mila euro per la campagna di sterilizzazione di 400 gatti nel 2019. “Tutti i gatti che vengono catturati – ha spiegato – vengono muniti di microchip e sterilizzati già da anni in modo da evitare la loro ingestibile proliferazione in città. Inoltre, va rilevato che tutte le persone che provvedono a titolo gratuito alla cura degli animali, sono dotate di regolare patentino e sono prevalentemente donne fra i 50 e 60 anni d’età”. Va detto che secondo il regolamento per la tutela degli animali del 2004 e alla normativa vigente (L.R. 20/2012), il Comune di Trieste deve tutelare i gatti randagi liberi provvedendo alle condizioni di sopravvivenza delle colonie feline riconosciute anche tramite associazioni e volontari, cioè i ‘referenti’ o gattari. Tutela e cura che consiste anche nel fornire casette adeguate al ricovero dei gatti delle colonie cittadine. Infine Lobianco, proprio per questo impegno nella tutela degli animali, ha rivolto l’invito a rispettare le colonie feline e i suoi ‘occupanti’, spesso oggetto di vandalismi, i quali vengono seguiti amorevolmente e in maniera lodevole da persone che dedicano le loro cure a vantaggio del decoro e della riqualificazione urbana.