A Trieste Conferenza dell’associazione italiana giovani avvocati: «Costruire dimensione europea della professione»

Si è aperta questa mattina a Trieste la conferenza nazionale di AIGA (Associazione italiana giovani avvocati) sull'avvocato europeo. L'incontro, che durerà fino a domani ed è stato suddiviso in quattro sessioni, sta registrando la partecipazione di molti avvocati e rappresentanti dell'Aiga, arrivati in Friuli da tutta Italia. I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali. Sul podio si sono succeduti il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente della locale Corte d'Appello Oliviero Drigani, il direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell'ateneo triestino Lorenza Rega, il consigliere del Consiglio Nazionale Forense Lucio Del Paggio, il componente del Cda della Cassa forense Franco Smania. Ed ancora, il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Trieste, Maria Pia Maier, il rappresentante dell'organismo congressuale forense Giovanni Stefanì e la vicepresidente dell'Unione Triveneta dei consigli dell'Ordine degli avvocati Alessandra Stella. Gli onori di casa sono stati fatti dalla presidente dell'Aiga di Trieste, Elisa Amadeo, che nell'esprimere il ringraziamento alle istituzioni, si è detta orgogliosa di poter ospitare nella sua città la prima conferenza nazionale dell'associazione sull'avvocato europeo. Dopo l'esibizione di un trio d'archi che, tra l'altro, ha suonato l'Inno europeo, la conferenza si è aperta con la relazione del presidente nazionale, Alberto Vermiglio.

«Abbiamo dedicato provocatoriamente questa conferenza a qualcosa che non c'è, perché l'avvocatura europea, di fatto, ancora non esiste. Ma lavorare per costruirla è la sfida che noi giovani avvocati dobbiamo raccogliere e vincere per garantire il futuro della nostra professione». Lo ha affermato, nella sua relazione introduttiva, il presidente nazionale di Aiga, Alberto Vermiglio, in apertura della prima conferenza italiana dell'associazione, in corso di svolgimento a Trieste.

«Siamo cittadini europei - ha aggiunto Vermiglio - ma spesso non abbiamo la concreta percezione di questo status perché, al di là di sporadici ambiti, le istituzioni continentali appaiono distanti e noi avvocati lavoriamo come se esistesse soltanto l'ordinamento nazionale, lasciandoci sfuggire, peraltro, importanti opportunità legate alla programmazione europea. Per questo è importante il confronto di oggi con importanti rappresentanti delle istituzioni comunitarie. Oggi - ha incalzato Vermiglio - abbiamo l'ambizione di ragionare di un'avvocatura europea, anche per gli effetti della direttiva Zappalà, nella consapevolezza che l'internazionalizzazione rappresenti una grande chance per i liberi professionisti perché amplia le dimensioni del mercato. Per noi l'Europa - ha concluso il presidente nazionale dell'Aiga - non è una prospettiva assistenzialistica, ma uno stimolo e un aiuto per farci crescere come professionisti, guardando a un orizzonte nel quale non ci sia più bisogno del supporto delle istituzioni europee. Non vogliamo essere aiutati sine die ma messi nelle condizioni di farcela da soli».

Al link https://we.tl/yXVql8K8xPè possibile scaricare le immagini video della Conferenza e l’intervista alla presidente di Aiga Trieste, avvocato Elisa Amadeo.