Elezione Europee, Volt lancia la raccolta firme a Trieste dal 19 febbraio

Comincia il 19 febbraio alle 19 la raccolta firme di Volt a Trieste, finalizzata alla partecipazione alle elezioni europee senza fare apparentamenti con altri partiti.

Presente ormai in circa 50 città d’Italia, il nuovo movimento  si propone come formazione politica autonoma a livello paneuropeo, con un unico simbolo ed un unico programma in tutt’Europa, la Dichiarazione di Amsterdam – disponibile su voltitalia.org.

Attualmente conta oltre 20,000 volontari attivi in 30 Paesi, ed è stabilita come partito in 12 Stati d’Europa.

L’appuntamento di martedì 19 si svolge al RistoPub “Dai Dai” in Strada di Guardiella 10/D, alle ore 19. L’incontro vede la partecipazione di Filippo Ghersini, nato a Milano ma con famiglia a Trieste. Ghersini, che è tornato in Italia dopo avere studiato e lavorato all’estero, oltre ad essere uno dei candidati, fa parte del gruppo che sviluppa le politiche ed il programma di Volt per l’Italia.

“Una firma - è l’appello di Ghersini - vuol dire consentire a Volt di partecipare alle elezioni europee a maggio. Le regole per partecipare alle elezioni europee cambiano di paese in paese: in Italia ci sono delle barriere molto più alte che negli altri paesi, e servono 150.000 firme. Per questo sono importanti le firme di tutti: una firma non è un voto, ma un gesto di democrazia che ci consente di essere presenti sulla scheda elettorale”.

“La raccolta firme - spiega il candidato - è appena iniziata, dopo il congresso di Firenze dove Volt ha scelto democraticamente i propri candidati alle europee. In due settimane ne abbiamo già raccolte diverse migliaia, ma c'è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto in FVG”.

“Raccogliere sottoscrizioni è un'avventura difficile ma entusiasmante, anche perché ci  consente  di essere nelle strade e nelle piazze in tutta Italia a farci conoscere ma soprattutto ad ascoltare le persone e i loro problemi - aggiunge Filippo Ghersini -. La legge non ci rende la vita facile, imponendoci dei vincoli burocratici, come l'autentica delle firme, e richiedendoci lo stesso numero minimo di firme in ogni regione (in Lombardia come in Valle d'Aosta o in Molise). Tante persone però, tra cui molti amministratori locali, ci stanno aiutando in questa grande sfida di cittadinanza”.

Per il Friuli Venezia Giulia è importante cogliere quest’occasione: “Volt è un partito presente in tutti i paesi d'Europa con lo stesso programma, lo stesso simbolo, e gli stessi valori. Questo è molto importante per una regione che è sempre stata al confine

tra popoli e culture come il Friuli Venezia Giulia, dove davvero l'integrazione europea ha abbattuto muri

e costruito opportunità. Ovviamente c'è ancora molto da fare, e per questo il primo punto del programma di Volt è la riforma dell'Unione Europea. Il nostro messaggio - conclude - è importante anche per le tante persone, giovani ma non solo, che vorrebbero opportunità, lavoro, e una visione di futuro sul loro territorio, e non solo una retorica basata sulla paura e sulle divisioni”.