USB: «Intesa in Prefettura vittoria straordinaria per i lavoratori del Porto»

«USB vuole ringraziare tutti i lavoratori del porto di Trieste che con la loro lotta hanno permesso di definire con certezza un percorso di miglioramento continuo e di impegni ben definiti per garantire condizioni di lavoro più sicure, sia per quanto riguarda l'attività dei guardiafuochi, le attività e la viabilità a bordo traghetto e infine delle attività del porto di Trieste in generale». Lo rileva in una nota il Coordinamento USB Mare & Porti Trieste. «L'intesa - continua la nota - può essere considerata anche un primo passo in merito al superamento di vincoli ed impedimenti normativi che hanno fino ad oggi impedito di verificare ed organizzare le attività a bordo traghetto che come abbiamo visto sono costati purtroppo la vita ad un lavoratore. Il testo firmato sancisce la creazione e l'utilizzo di una nuova figura di “addetto alla viabilità a bordo traghetto”, prevedendo inoltre l'avvio delle verifiche necessarie a far rientrare la figura dei guardiafuochi nelle attività di cui all'art.16 della 84/94. La figura del guardiafuochi inoltre, sarà fatta rientrare nei protocolli di sicurezza e di rischio interferenza che dovranno essere aggiornati a partire dal 20 di Ottobre». «L'intesa - ancora - sottoscritta oltretutto prevede l'intervento sulla questione dei carichi di lavoro – con attenzione particolare alle mansioni dei rallisti – che sarà affrontata in un apposito tavolo tecnico convoca già per il 15 del mese di ottobre. Infine è già definita una verifica dell' applicazione dell'intesa già il 31ottobre. USB auspica che questa intesa non sia un “fatto unico” ma vuole che da qui si avvii un confronto serio e continuo sulle condizioni di lavoro e sicurezza del porto di Trieste. E' necessario vigilare sempre, affichè non si verifichino più tragedie come quella che ha colpito non una, ma due famiglie a cui USB vuole trasmettere tutta la vicinanza». «Che - conclude -  la lotta del porto di Trieste sia di esempio a tutti!  Un  grazie enorme  ai lavoratori e MAI MOLAR!»