Trieste Summer Rock Festival dall’1 al 4 agosto al Castello di San Giusto

Un omaggio al genio di Frank Zappa con gli Ossi Duri e la presenza del grande (ex) frontman delle Storie Tese, Elio e una giovane band triestina di zappiani incalliti, gli Enema. Il ritorno a Trieste (e al Festival) di una leggenda del rock, il batterista Ian Piace per la Deep Purple Night. Il chitarrista dei Marillion Steve Rothery accompagnato da una superband composta tra gli altri dal noto polistrumentista Riccardo Romano. E per finire la più nota cover band dei Rockets, salita più volte sul palco con i membri originari del gruppo francese, che permetterà di rivivere una delle più belle e indimenticate stagioni della musica anni ’70, la Universal Band e a completare la serata, la formazione veneziana dei Sezione Frenante. Questo il calendario della XVI edizione del Trieste Summer Rock Festival che si svolgerà dall’1 al 4 agosto 2019 al Castello di San Giusto di Trieste e sarà più che mai all'insegna del Rock progressive. Promosso dall’associazione “Musica Libera”, grazie al sostegno e alla co-organizzazione del Comune di Trieste, il Festival vedrà protagonisti delle serate, nella suggestiva cornice del Castello di San Giusto, alcuni tra i più grandi protagonisti del rock e prog, come affiancati da gruppi emergenti e proposte. Il programma di quest'anno vedrà sul palco nella serata di apertura, il 1° agosto, in occasione del Frank Zappa Day, Elio e gli ossi Duri e Enema. Il progetto Ossi Duri nasce nel 1993 per iniziativa di quattro (allora) ragazzini che volevano suonare per far ballare e divertire i propri compagni e per offrire il proprio personale tributo all’appena scomparso Frank Zappa, da sempre loro mentore musicale. Della lezione impartita dal Maestro, gli Ossi Duri hanno fatto proprie la volontà di unire nella propria musica l’umorismo, l’ironia dei testi e la complessità degli arrangiamenti. La passione per questo artista e il suo particolare approccio musicale ha favorito due importanti incontri che si sono trasformati in collaborazioni live e in studio: Elio (Elio e Le Storie Tese), e Ike Willis – vocalist e chitarrista di Zappa dal 1978 al 1993 – col quale sono stati protagonisti di numerosi concerti. Dal 2004 gli Ossi Duri ed Elio hanno suonato insieme diverse concerti e prodotto dei cd di tributi a Zappa ed Elio ha cantato, su cd brani originali degli Ossi Duri. Nato dall'idea di Jacopo Tommasini e Pietro Ieraci, zappiani incalliti, il progetto “The Enema Bandits play the music of FRANK ZAPPA” vuole riproporre le canzoni rese celebri da alcuni dei più grandi gruppi capitanati dal Maestro, dal rock alla disco, dal jazz orchestrale alla fusion, riarrangiandole per ogni tipo di situazione ed esigenza. Il 2 agosto, sarà una data imperdibile per chi ama e ricorda i Rockets con il loro look spaziale e il loro sound Space Rock. Al Festival ci sarà “spazio” (stavolta è proprio il caso di dirlo) per la Universal Band, tribute che dal 2003 riporta sul palco lo spirito che rese i ROCKETS quella magia che tutti i fan conservino nel cuore. Il loro spettacolo punta a riprodurre il sound, i costumi e gli effetti che hanno reso famosa la band autrice di  successi come Galactica, On the Road Again, Future Woman, Electric Delight che riproporranno live in una serata che promette un tuffo nello spazio e nel tempo. La Progressive Rock Band “Sezione Frenante” nasce nella prima metà degli anni ‘70. Dopo aver spalleggiato musicisti e gruppi illustri quali Le Orme, Biglietto per l’Inferno, Ibis, Perigeo, Tito Schipa Junior, la band si scinde e i componenti intraprendono strade differenti; è necessario attendere il nuovo millennio per vedere il gruppo compiere i primi tentativi di riunione. Nel 2006 inizia il nuovo sodalizio e ai quattro fondatori, Alessandro Casagrande (batteria), Mirco De Marchi (tastiere), Doriano Mestriner (chitarra), Federico Berto (testi e registrazioni), si aggiungono il bassista Sandro Bellemo e il cantante Francesco Nardo. Lentamente prende vita l’idea di completare il materiale composto molti anni prima. Nasce così “Metafora di un viaggio”, concept album ispirato al poetico viaggio di Dante Alighieri, pubblicato nel 2014 dalla Ma.Ra.Cash Records e di cui nel 2016, dopo il successo della prima uscita, viene pubblicata la ristampa “Metafora di un Viaggio Revisited”, completamente rinnovata e con l’aggiunta di tre brani inediti. L’ultimo album è "Nuove Dimensioni", un concept di otto tracce che indaga sulle origini dell’universo, sulle profondità dello spazio, sulla natura del tempo, sul fato dei buchi neri. Il progetto si propone inoltre di sensibilizzare i giovani all’ascolto e alla diffusione del rock progressivo, espressione di un periodo storico particolarmente fervido e prolifico, anche promuovendo eventi culturali e lezioni concerto. Il 3 agosto saliranno sul palco di San Giusto Ian Paice e la Purple Night per dare vita a una serata dedicata al mito dei Deep Purple. La PURPLE NIGHT nasce nel luglio del 2015 in seguito allo scioglimento dei RAIN, Deep Purple Tribute sulla scena musicale del Triveneto per 30 anni e di cui facevano parte Alessandro Bertolo chitarra, Marco Franco Hammond e Marco Riavez basso. Su questa già solida e rodata base si sono inseriti Gianni Moretto alla batteria e Piero Pattay alla voce, tutti con alle spalle un vasto background musicale e numerose collaborazioni, non ultima quella con Paice con cui hanno avuto modo di esibirsi in molte occasioni sui palchi di tutto il Triveneto. Con la Purple Night sarà possibile rituffarsi nelle atmosfere degli anni 70' condite da grande jam, feeling e improvvisazione. Ian Paice (nome completo Ian Anderson Paice, classe 1948) è un batterista britannico tra i più conosciuti della scena rock, divenuto famoso come membro dei Deep Purple, ma anche per aver suonato negli Whitesnake, con Gary Moore e per Paul McCartney. Molto creativo e capace di impressionare con lunghi assoli, è considerato uno dei migliori batteristi di sempre, dal suono e dallo stile unico, nonostante la strumentazione molto semplice. Dagli anni Duemila, Paice è solito tenere concerti da solista in Italia con ottimi musicisti di supporto, con i quali esegue principalmente canzoni dei Deep Purple. Per finire, il 4 agosto, l’ex chitarrista e membro fondatore dei Marillion presenterà il suo spettacolo “Steve Rothery plays Marillion”. In attività dal 1983 con il primo album "Script for a Jester's tears", Rothery vanta con la band 18 album all'attivo. Nel 2014 intraprende anche la carriera solista, conclamata con la formazione della Steve Rothery Band e con l'uscita del disco The Ghosts of Pripyat. Con lui sul palco Riccardo Romano è un polistrumentista, compositore, cantante, ingegnere del suono e arrangiatore la cui collaborazione con Steve Rothery Band inizia nel 2014. Il nuovo album del progetto Riccardo Romano Land, B612, è un'opera rock ispirata al libro "Il Piccolo Principe" di Antoine De Saint-Exupéry che si avvale della collaborazione di moltissimi ospiti, tra cui Steve Hogarth e Steve e Jennifer Rothery. Il concerto verrà introdotto dalla presentazione del disco con l'intervento di Jennifer Rothery (nel ruolo della Rosa) e di Steve Rothery nei brani in cui il chitarrista ha dato il contributo sul cd. Nella seconda parte dello spettacolo sarà proposta una carrellata di brani dei Marillion per ripercorrere la carriera del gruppo, dalla prima era (quella di Fish) a quella del secondo cantante (Steve Hogart) ancora in attività. I concerti del 2 e 4 agosto sono a ingresso libero, quelli dell’1 e 3 agosto al costo di 15 euro (più diritti di prevendita) per i posti a sedere e di 10 euro (più diritti di prevendita) per i posti in piedi. Tagliandi in vendita presso le prevendite abituali e sul circuito Vivaticket. Apertura biglietteria un’ora prima del concerto. La filosofia alla base del tradizionale e atteso evento musicale estivo, inserito nel calendario di Trieste Estate, è celebrare, attraverso un festival internazionale, la musica rock e progressive con un ciclo di concerti di grande qualità e artisti storici capace di attirare un numeroso pubblico di giovani (e non solo) da tutt'Europa. Sono state oltre 160.000 le persone che nel corso di questi anni hanno assistito complessivamente al festival, tanto da essere definito dalla rivista Jam la “capitale” italiana del Rock progressive. Un successo che si conferma di anno in anno che ha visto arrivare a Trieste artisti del nome di Rick Wakeman, Steve Hackett, Focus, Grand Mother of Inventions, PFM, Creedence Clearwater Revived, Carl Palmer in ELP tribute with Fog, Animals, Ian Paice, Banco del Mutuo Soccorso, Alan Parson, New Trolls, Delirium, Clive Bunker, Glenn Hughes, Osanna, Ray Wilson, Gong, Claudio Simonetti&Daemonia, Van Der Graaf Generator, Caravan, Omaggio a Battisti, Saint Just con Jenny e Alan Sorrenti e PinkOver. Formula apprezzata quella del Festival che dà spazio anche ai giovani e ai gruppi rock triestini, che hanno la possibilità di esibirsi prima di questi grandi nomi del Rock Progressive, dando loro anche occasioni di confronto e di visibilità. Questo il commento del presidente dell’Asssociazione “Musica Libera”, Davide Casali: "Un grande ritorno a Trieste di Ian Paice per una serata Deep Purple, un grande della musica come Elio che omaggia uno dei più grandi compositori contemporanei come Frank Zappa, che ha saputo coniugare la classica al rock al blues. Il repertorio dei Marillion con il loro bravissimo chitarrista Steve Rothery e l'omaggio ai Rockets della tribute Universal Band costituiscono secondo noi un'ottima proposta musicale estiva. Ringrazio come al solito il Comune di Trieste, senza il quale non si sarebbe mai potuti arrivare alla 16a edizione".

Le prevendite sono già aperte su https://www.vivaticket.it e presso: LA RAMBLA VIAGGI INDIRIZZO: C.so Puccini 21/b Muggia TELEFONO: +39 040 271754 EMAIL: larambla.viaggi@alice.it ORARI: Lun,Sab: 09.00/12.30 Mar-Ven: 09.00/12.30 16.00/19.30 Dom: chiuso

MULTIMEDIA RADIOATTIVITA' INDIRIZZO: Via Campo Marzio, 6 Trieste TELEFONO: +39 040 311777 EMAIL: biglietteria@radioattivita.com ORARI: Lun-Ven: 10.30/13.00 15.00/19.00 Sab,Dom: chiuso

Ticket POINT INDIRIZZO: Corso Italia, 6/C Trieste TELEFONO: +39 040 3498276 EMAIL: banco@ticketpointrieste.it ORARI: Lun-Ven: 08.30/12.30 15.30/19.00 Sab,Dom: chiuso

BAGOLANDIA INDIRIZZO: Via San Marco, 45 Trieste TELEFONO: +39 040 3481074 EMAIL: info@bagolandia.com ORARI: Lun,Mer,Ven: 14.00/19.00 Mar,Gio,Sab: 09.00/14.00 Dom:chiuso

SINFONIA VIAGGI INDIRIZZO: Campo San Giacomo, 4 Trieste TELEFONO: tel: +39 040 370370 EMAIL: info@sinfoniaviaggi.it ORARI: Lun-Ven: 09.00/13.00 15.00/19.00 Sab,Dom: chiuso GLI ARTISTI SONO EVENTUALMENTE DISPONIBILI PER INTERVISTE DA CONCORDARE PREVENTIVAMENTE CON L'ASSOCIAZIONE MUSICA LIBERA CELL. +39 340.0813203 INFORMAZIONI Associazione Musica Libera cell: +39 340.0813203 SCHEDE DEGLI ARTISTI PARTECIPANTI: Ossi Duri & Elio Il progetto Ossi Duri nasce nel dicembre 1993 per iniziativa di quattro (allora) ragazzini che volevano suonare per far ballare e divertire i propri compagni (il primo maxi-single è “Niente Squole, Niente Maestre”) ed insieme per offrire il proprio personale tributo all’appena scomparso Frank Zappa, da sempre loro mentore musicale. Della lezione impartita da Frank Zappa, gli Ossi Duri hanno fatto proprie la volontà di unire nella propria musica l’umorismo, l’ironia dei testi e la complessità degli arrangiamenti. La passione per questo artista ed il suo particolare approccio musicale ha favorito due importanti incontri che si sono trasformati in collaborazioni live ed in studio: Elio (Elio e Le Storie Tese), e Ike Willis – vocalist e chitarrista di Frank Zappa dal 1978 al 1993 – col quale sono stati protagonisti di numerosi concerti, anche oltre confine. Nel 1997 Elio e gli Ossi Duri si incontrano al Salone Internazionale della Musica di Torino, dedicato quell’anno a Frank Zappa. Sia gli Ossi Duri che Elio e le storie tese omaggiano Zappa dal palco del Lingotto. Dal 2004 gli Ossi Duri ed Elio, hanno suonato insieme diverse concerti e prodotto dei cd di tributi a Zappa ed Elio ha cantato, su cd brani originali degli Ossi Duri.   Discografia Ossi Duri "X": omaggio alla musica di zappa, con Elio, Claudio Bisio, Rocco Tanica e tre ex di zappa: Ike Willis, Napoleon M. Brock e Mike Keneally 2003 – Electromantic music "Gnam gnam": live con Elio - 2005 – Electromantic music "L'ultimo dei miei cani": feat Rocco Tanica, contenente solo brani originali - 2005 – Electromantic music "LA IV": film in DVD (live) 2008 – LaZaRiMus – Electromantic music, Regia di Martin Bellavia “Scadenza perfetta” 2009 – brani originali, prevalentemente strumentali – LaZaRiMus “Davanti agli occhi miei” 2013 – singolo ospite ELIO – Electromantic Music “Senza perdere la tenerezza” 2013 – cd- Brani originali – feat Freak Antoni – LaZaRiMus “Frankamente” 2013 – tribute to the music of Frank Zappa” feat Ike Willis, Elio, Fabio Treves – LaZaRiMus “riCoverati” 2013 - LaZaRiMus Collaborazioni: Claudio Bisio (ospite nell'album "X") Elio (ospite in "X", Gnam Gnam" e concerti nel 2004 e 2005) Rocco Tanica ((ospite nell'album "X" e "L'ultimo dei miei cani") Ike Willis (ex Zappa, ospite in "X", tour nel 2000, 2001, 2003, 2004) David Surkamp (Pavlov's dog live al Roxy Bar di TMC nel 2001) Napoleon Murphy Brock (ex Zappa, ospite in "X" e concerti nel 2003) Mike Keneally (ex Zappa, ospite in "X") Marco Minnemann (in concerto con gli OD) Freak Antoni (ex Skiantos) Fabio Treves Ulteriori info e foto: www.ossiduri.com http://www.facebook.com/ossiduri?ref=hl https://www.youtube.com/user/ossiduritube?feature=mhee Ossi Duri sono: Alex Muschio: voce Martin Craig: chitarra e voce Monne: basso e voce Ruben: batteria Andrea “Vidjo” Vigliocco: percussioni e tastiere The Enema Bandits play the music of FRANK ZAPPA Nato dall'idea di Jacopo Tommasini e Pietro Ieraci, zappiani incalliti, il progetto “The Enema Bandits play the music of FRANK ZAPPA” vuole riproporre le canzoni rese celebri da alcuni dei più grandi gruppi capitanati dal Maestro, dal rock alla disco, dal jazz orchestrale alla fusion, riarrangiandole per ogni tipo di situazione ed esigenza, anche unplugged. Il nome della band è preso da un brano intitolato “The Illinois Enema Bandit”, il quale racconta la storia di Michael Kenyon, un criminale americano che usava fare un clistere (in inglese “enema”) alle donne presenti durante le sue rapine. Il forte attaccamento per la musica di Frank Zappa ha riunito undici giovani musicisti, dai 20 ai 27 anni, provenienti da Trieste e dintorni. UNIVERSAL BAND - La tribute band dei ROCKETS Le Chemin: La storia della Universal Band E’ l’anno 2002 e dopo oltre 20 anni si ricomincia a parlare di Rockets. Complice un’apparizione del tastierista originale Fabrice Quagliotti alla trasmissione Meteore di Italia 1, molti fans “dormienti” iniziano ad affacciarsi alla finestra di internet per scoprire che cosa è stato dei loro beniamini. Ecco che alcuni siti dedicati alla band francese acquistano popolarità, tra questi la Rockets Home Page di Rocket Man (Marcello) e il giovane forum Rocketsfanclub aperto da Benny (Benedetto) e Pirpa (Pierpaolo). E’ proprio in questo forum che si incontrano "Vega" da Padova (Andrea, cantante/tastierista) ed "Atlantis" da Parma (Gennaro, chitarra), entrambi con un sogno nel cassetto: formare una band per suonare il repertorio dei Rockets. La parola d’ordine è “Space Rock is Back” Il progetto della band trova subito altri entusiasti: si aggiungono "Moog" da Napoli (Marco, basso), "MAN" da Vicenza (Manuel, chitarra/tastiere), "C3pO" da Torino (Maurizio, batteria), "ZigaZiga999" da Milano (Francesco, tastiere) e "Skywalker" da Milano (Andrea, tastiere). Nasce così la Universal Band (il cui nome deriva da un brano “manifesto” dei Rockets incluso nell’album Galaxy ed i sei ragazzi si incontrano in una piccola sala prove vicino a Parma per suonare insieme per la prima volta. Nel frattempo nel fanclub prende forma l’idea di organizzare un raduno nazionale e nel progetto rientra anche un’esibizione dal vivo della neonata band tributo. Iniziano i preparativi per l’evento. Nella band ci si rende conto subito di quanto complessa ed impegnativa sarà la ricostruzione dello spettacolo dei Rockets. I suoni da ricreare, i costumi, gli effetti... c’è parecchio da fare. Così, mentre proseguono le prove musicali, Vega si occupa della fabbricazione dei costumi e pian piano le cose iniziano a prendere forma. La prima “vestizione” con annesso taglio di capelli e trucco argentato avviene nei primi mesi del 2003 a poche settimane dal raduno di tutti i fans fissato per il 29 marzo 2003 a Marzabotto (BO) grazie all' impegno e all' organizzazione di Alberto Ropa. L’emozione di indossare i nuovi costumi è incredibile; nei giorni successivi la prima foto della Universal Band fa così mostra di sé sul forum del Rockets fansclub scatenando gli entusiasmi di tutti. L’avventura è davvero cominciata... Il giorno del raduno è arrivato, per la prima volta dopo 20 anni i fans dei Rockets di tutta Italia si riuniranno e un nuovo gruppo formatosi per l’occasione li tributerà in tutto il loro splendore. Mentre la band è impegnata nelle prove all'interno del teatro, viene confermata la notizia che, grazie all’intermediazione di "Rocket Man" (Marcello) e "Synthetic Man" (Ernesto), oggi gestori del sito www.lesrockets.com, al concerto saranno presenti Alain Groetzinger (batterista dei Rockets) e Fabrice Quagliotti (tastierista dei Rockets) oltre al cantante della formazione 2003 LBM. L’emozione sale, per la UB ci sarebbero ancora cose da sistemare... suoni, volumi, ancora qualche prova, una sistemata ai costumi, ma non c’è più tempo, bisogna iniziare. La “vestizione” è un po’ difficile, essendo la prima volta, e impiega circa un’ora di tempo (oggi sono sufficienti 20 minuti), poi la UB si ritrova tutta sul palco dietro al sipario che ancora la separa dal pubblico trepidante nella sala. I sette ragazzi sono senza fiato... sta per iniziare un sogno... E’ il momento: si “accendono i motori” e si apre il sipario. Nell’incredibile atmosfera creata dal fumo e dai laser i tanti fans accorsi restano attoniti di fronte a ciò che vedono e che non si sarebbero mai aspettati. E’ un attimo in cui il tempo sembra tornare indietro e che esplode in una grande ovazione per i sette che hanno realizzato questo sogno a cui tutti ora partecipano. Il concerto, come tutti gli esordi, non è perfetto, ma è talmente grande la gioia di tutti di rivedere vivo lo spirito dei Rockets che le imperfezioni vengono cancellate e resta solo la grande emozione. Nel finale il momento massimo: Fabrice Quagliotti ed Alain Groetzinger salgono sul palco e dopo aver ricevuto una targa in onore di tutto il loro lavoro con i Rockets suonano insieme alla Universal Band due brani: Venus Rhapsody e proprio Universal Band. Si conclude così il debutto del tributo ai Rockets, tra l’abbraccio di tutti i fans intervenuti. Finalmente, dopo oltre vent’anni, lo spirito argentato dei Rockets ed il loro messaggio spaziale sono tornati a farsi sentire sul pianeta Terra! DA MARZABOTTO AI ROCKETSDAY Dal debutto nel marzo 2003 la Universal Band prosegue il suo cammino costellato di tanti concerti e anche di cambi all'interno della formazione. Ziga abbandona, Moog verrà sostituito al basso in un primo momento da "Joyo" (Giorgio) e poi da MAN (Manuel) entrambi da Vicenza. Poi anche MAN lascia la band e al suo posto subentra "Zoldaten" da Reggio Emilia (Ivan). In questo tempo inoltre la band cambia nome in "Spacerockets" per un certo periodo per poi tornare ad essere "Universal Band". Tra i tanti eventi di quegli anni ricordiamo particolarmente un grande concerto tenutosi a Zoppola (PN) con uno splendido allestimento di luci ed effetti ed il ritorno nella provincia di Bologna, per la partecipazione alla BierFest di Sasso Marconi da cui venne tratto anche il seguente video promo: "UB alla BierFest di Sasso Marconi". Mentre le esibizioni continuano nei locali durante l’inverno e nelle piazze d’estate, avviene un nuovo inaspettato contatto. La Universal Band riceve dalla Francia una lettera di complimenti proveniente dalla famiglia Maratrat (Alain Maratrat è stato il chitarrista dei Rockets nonchè compositore della musica dei più grandi successi come Electric Delight o Galactica). Nasce così un nuovo rapporto che porterà fino ad uno storico rendez-vous a Savona con Gérard L'Her (bassista, cantante ed autore della maggior parte dei testi delle canzoni dei Rockets, nonchè di tanti brani amati dai fan come Legion of Aliens o One more mission) insieme a Guy Maratrat ed Alain Groetzinger, in occasione di un concerto della UB nel febbraio del 2005. L'intesa e la simpatia reciproche sono immediate. A questa visita ne seguono poi altre dei ragazzi della UB in Francia durante le quali si discute di musica, del passato, del presente e dei sogni per il futuro. Tra questi sogni c’è anche quello di un’esibizione sul palco insieme alla UB, un sogno che si realizzerà con i Rocketsday: nuovi raduni nazionali dedicati ai fans a cui partecipano membri originali dei Rockets e dove i fans espongono le loro collezioni di dischi e memorabilia. Durante questi eventi Vega duetta con Gérard L'Her, Atlantis imbraccia la famosa chitarra di Guy Maratrat e, ancora insieme a Little, vengono proposti i primi nuovi brani da lui composti oggi presenti nel suo recente album "A Perfect World" (Edizioni SFEM). Il 2007 vede ancora cambi di formazione con la sofferta uscita dalla band di Vega e Zoldaten. E' un momento difficile, ma, con l'arrivo del nuovo cantante "Cyber" (Davide) da Faenza e di "Spider" (Alberto) da Milano al basso, la Universal Band "Next Generation" riprende il suo percorso. Nell'estate 2007 avviene un nuovo importante episodio. Il 14 luglio ad Arre la Universal Band con Skywalker sul palco partecipa per la prima volta ad un concerto dei nuovi Rockets di Fabrice Quagliotti. Il presente e la rappresentazione del passato argentato della band finalmente si incontrano sullo stesso palco. Da allora la storia continua... SEZIONE FRENANTE Progressive Rock Band Sandro Bellemo bass Alessandro Casagrande drums Mirco De Marchi keyboards Luciano Degli Alimari  vocal Antonio Zullo guitars Federico Berto lyrics Il gruppo nasceva nella prima metà degli anni ‘70, nello stesso decennio cambiava formazione e nome, assumendo quello attuale di Sezione Frenante. Dopo aver spalleggiato musicisti e gruppi illustri quali Le Orme, Biglietto per l’Inferno, Ibis, Perigeo, Tito Schipa Junior, la band si scinde e i componenti intraprendono strade differenti; è necessario attendere il nuovo millennio per vedere il gruppo compiere i primi tentativi di riunione. Nel 2006 inizia il nuovo sodalizio, la formazione cambia di poco rispetto a quella iniziale; ai quattro fondatori, Alessandro Casagrande (batteria), Mirco De Marchi (tastiere), Doriano Mestriner (chitarra), Federico Berto (testi e registrazioni), si aggiungono il bassista Sandro Bellemo e il cantante Francesco Nardo. Lentamente prende vita l’idea di completare il materiale composto molti anni prima, nasce così “Metafora di un viaggio”, concept album ispirato al poetico viaggio di Dante Alighieri, pubblicato nel 2014 dalla Ma.Ra.Cash Records. Con questa esperienza musicale la Sezione Frenante torna sulla scena e si affaccia al pubblico internazionale. Nel 2013 il giovane Antonio Zullo viene invitato a prendere parte al progetto in veste di chitarrista acustico. Poco dopo la pubblicazione del disco Francesco, a causa di numerosi impegni artistici, è costretto a lasciare; viene così sostituito da Luciano Degli Alimari, storico cantante del gruppo. Agli inizi del 2015, purtroppo, anche il chitarrista Doriano lascia la formazione alla ricerca di nuovi percorsi creativi. Il ruolo di chitarrista viene ricoperto definitivamente da Antonio. La musica che la Sezione Frenante propone può essere assimilata al progressive rock, genere preferenziale nel quale sono cresciuti, indispensabile per descrivere l’immaginario creato da una musicalità fantastica ricca di suggestioni sonore sorrette da testi che guidano nel mondo del surreale. Il progetto si propone inoltre di sensibilizzare i giovani all’ascolto e alla diffusione del rock progressivo, espressione di un periodo storico particolarmente fervido e prolifico, anche promuovendo eventi culturali e lezioni concerto. METAFORA DI UN VIAGGIO (2014) “Metafora di un Viaggio” è un concept album di dieci tracce, quarantatre minuti di musica, nella tradizione di “Felona e Sorona” (descritto come classico sinfonico di rock progressivo). Una miscela di composizioni brevi creano un flusso di ispirazione classica dai motivi melodici, che a lungo andare ricordano band come Le Orme, Locanda delle Fate, Biglietto per l’Inferno e PFM. Molta di questa musica è stata originariamente composta negli anni ‘70, vi è quindi una certa sensazione d’epoca, ma la band ha fatto in modo di temperare quei suoni classici con elementi più recenti. Il disco racconta un viaggio introspettivo nell’animo umano, ispirato al poetico viaggio di Dante Alighieri, che dalle tenebre approda nell’ambiente in cui l’uomo esprime il meglio di sé, soffocando la sua natura riprovevole. La musica e i testi sono frutto di accurate ricerche, prendono spunto dalla storia antica e mitologica, dando vita ad atmosfere surreali che esprimono emozionalmente i vari passaggi. Nel 2016, dopo il successo della prima pubblicazione, Sezione Frenante ha presentato la ristampa “Metafora di un Viaggio Revisited”, completamente rinnovata e con l’aggiunta di tre brani inediti. NUOVE DIMENSIONI "Nuove Dimensioni" è un concept album di otto tracce, cinquantuno minuti di musica. Un insieme di composizioni guidano l’ascoltatore verso atmosfere ignote e misteriose, a volte tese e dissonanti, condite da musicalità classiche. Il contenuto dei testi è frutto di accurate ricerche, prendono spunto dalla fisica quantistica, dall’astronomia, dalla storia antica e mitologica. "Nuove Dimensioni" indaga sulle origini dell’universo, sulle profondità dello spazio, sulla natura del tempo, sul fato dei buchi neri. L’uomo, protagonista indiretto, volge lo sguardo verso il cielo, sperando di carpirne i segreti: grazie a tecnologie prima impensabili può udire, vedere e studiare le armonie provenienti dalle profondità dello spazio. Se il mondo è un pullulare di effimeri quanti, un immenso gioco di incastri fra spazio e particelle elementari, che posto abbiamo noi esseri umani in tutto questo? Non rimane che giocare con i pianeti, con leggerezza e allegria, umanizzandoli, perché in fondo l’universo è un’enorme giostra a catene che va. Per maggiori info: https://sezionefrenante.eu https://www.facebook.com/sezionefrenante/ https://www.youtube.com/channel/UCktHahOnz8KvBMOYYr0MntQ La PURPLE NIGHT nasce nel luglio del 2015 in seguito allo scioglimento dei RAIN una importante Deep Purple Tribute che è stata nella scena musicale del Triveneto per 30 anni e di cui Alessandro Bertolo chitarra, Marco Franco Hammond, e Marco Riavez basso (che ne è stato uno dei fondatori) facevano parte. In questa già solida e rodata base sono entrati due importanti musicisti quali Gianni Moretto alla batteria e Piero Pattay alla voce. Tutti e cinque ottimi musicisti e con alle spalle un vasto background musicale e numerose collaborazioni non ultima quella con il leggendario Ian Paice con cui hanno avuto modo di esibirsi in molte occasioni sui palchi di tutto il Triveneto. Tutto questo ha fatto in modo che il loro tributo sia stato già dalle prime uscite live garanzia di grande impatto sonoro, tecnico e grande feeling, assicurando una serata imperdibile per l'ascoltatore. Con la Purple Night potrete fare un tuffo completo nelle atmosfere dei grandi anni 70' condite da grande jam, feeling e improvvisazione.

IAN PAICE Ian Paice (nome completo Ian Anderson Paice) (Nottingham29 giugno 1948) è un batterista britannico. È uno dei batteristi più conosciuti nella scena musicale rock, divenuto famoso come membro dei Deep Purple. Molto creativo e capace di impressionare con lunghi assoli, è considerato uno dei migliori batteristi di sempre, dal suono e dallo stile unico, nonostante usi sempre una strumentazione molto semplice. Paice ha spesso utilizzato anche influenze jazz nel suo stile, una rarità per un batterista rock. Nato a Nottingham ma cresciuto nella cittadina di Bicester nell'Oxfordshire, Paice ha la sua prima esperienza musicale in un gruppo locale chiamato Georgie and the Raveons, dopo divenuto Shindigs, che lascia per unirsi agli MI 5, poi chiamati Maze, con Rod Evans. Tuttavia è all'età di 19 anni, nel 1967, che Paice contribuisce alla fondazione dei Deep Purple, ed è l'unico musicista ad essere sempre stato presente in tutte le diverse incarnazioni della band.

Ian Paice ha anche suonato negli Whitesnake, con Gary Moore e per i Paice, Ashton & Lord.

Come turnista vanta moltissime collaborazioni. Fra le altre cose, ha suonato per Paul McCartney, nell'album Run Devil Run pubblicato nel 1999 (alla chitarra c'era David Gilmour).

Fra i momenti più rappresentativi del suo stile non va dimenticata la prestazione resa nel live Made in Japan dei Deep Purple dove, rifacendosi ad una prassi già sperimentata in precedenza da batteristi come Ginger Baker dei Cream (Toad) e John Bonham dei Led Zeppelin (Moby Dick), si esibì in un assolo percussionistico di vari minuti nel brano The Mule; Ian Paice si era già esibito in uno storico assolo di batteria eseguito all'interno del Concerto for Group and Orchestra nel 1969. La maturità musicale era stata raggiunta anche se il suono era ancora un po' acerbo. Ragguardevole, comunque, l'esperimento della band rock assieme ad una intera orchestra sinfonica, sicuramente tra i primi tentativi, se non il primo in assoluto, di cercare di stabilire e segnare un possibile "terreno comune" tra la musica "colta" e quella "leggera" o, più propriamente, rock, via poi seguita anche da altre band come Emerson, Lake & Palmer.

Nel 2002 è uscito un DVD documentario dal titolo Not for the Pro's. Dagli anni duemila, Ian Paice è solito effettuare concerti da solista in Italia con ottimi musicisti di supporto, con i quali suona principalmente canzoni dei Deep Purple.

STEVE ROTHERY plays MARILLION featuring RICCARDO ROMANO LAND Steve Rothery presenta il suo spettacolo "Steve Rothery plays Marillion". Steve è il chitarrista membro fondatore dei Marillion. In attività dal 1983 con il primo album "Script for a Jester's tears", vanta con la band 18 album all'attivo. Raggiunge un successo di proporzioni mondiali con l'album "Misplaced Childhood", con il quale vende milioni di copie, affermandosi sin dall'esordio come uno dei chitarristi più importanti della scena progressive rock. Nel 2014 intraprende anche la carriera solista, conclamata con la formazione della Steve Rothery Band e con l'uscita del disco The Ghosts of Pripyat. https://youtu.be/Nm_TcAAySbc https://youtu.be/nBZFAz7qBqI Riccardo Romano è un polistrumentista, compositore, cantante, sound engeneer e arrangiatore. Inizia la collaborazione con Steve Rothery Band nel 2014 e fa parte delle RaneStrane dal 1998. B612 è il nuovo album del progetto Riccardo Romano Land. Si tratta di un'opera rock ispirata al libro "Il Piccolo Principe" di Antoine De Saint-Exupéry. L'album si avvale della collaborazione di moltissimi ospiti, tra cui Steve Hogarth e Steve Rothery dei Marillion e Jennifer Rothery. https://youtu.be/fL8etSIlg8w https://youtu.be/gExiNcatOMQ Il concerto viene introdotto dalla presentazione di B612 di Riccardo Romano, con l'intervento di Jennifer Rothery (nel ruolo della Rosa) e di Steve Rothery nei brani in cui il chitarrista ha dato il contributo sul disco. Nella seconda parte dello spettacolo sarà proposta una carrellata di brani dei Marillion per ripercorrere la carriera del gruppo, dalla prima era (quella di Fish) a quella del secondo cantante (Steve Hogart) ancora in attività. Line up: Steve Rothery – Chitarra Riccardo Romano – Voce Jennifer Rothery – Voce Luca Grimieri – Chitarra Manuel Murgano – Tastiere Gabriele Cipollini – Basso Enrico Rossetti – Batteria