Trieste Summer Rock Festival 2019, dall'1 al 4 agosto omaggio al rock progressive

Sarà un omaggio al rock progressive la XVI edizione del Trieste Summer Rock Festival 2019, in programma al Castello di San Giusto, dall’1 al 4 agosto, nell’ambito del cartellone di Trieste Estate, la rassegna di eventi del Comune di Trieste. Il Festival, che è promosso dall’associazione “Musica Libera”, grazie al sostegno e alla co-organizzazione del Comune di Trieste e presentato stamane in Municipio dall’assessore comunale alla Cultura, Sport, Giovani con il direttore artistico e presidente dell’associazione Davide Casali, avrà protagonisti delle serate, nella suggestiva cornice del Castello di San Giusto, alcuni tra i più grandi nomi del rock e prog, affiancati da gruppi emergenti e proposte. Il programma di quest'anno, come ha spiegato Davide Casali. vedrà sul palco nella serata di apertura, il 1° agosto, in occasione del Frank Zappa Day, Elio e gli ossi Duri e Enema. Il progetto Ossi Duri nasce nel 1993 per iniziativa di quattro (allora) ragazzini che volevano suonare per far ballare e divertire i propri compagni e per offrire il proprio personale tributo all’appena scomparso Frank Zappa, da sempre loro mentore musicale. Della lezione impartita dal Maestro, gli Ossi Duri hanno fatto proprie la volontà di unire nella propria musica l’umorismo, l’ironia dei testi e la complessità degli arrangiamenti. La passione per questo artista e il suo particolare approccio musicale ha favorito due importanti incontri che si sono trasformati in collaborazioni live e in studio: Elio (Elio e Le Storie Tese), e Ike Willis – vocalist e chitarrista di Zappa dal 1978 al 1993 – col quale sono stati protagonisti di numerosi concerti. Dal 2004 gli Ossi Duri ed Elio hanno suonato insieme diverse concerti e prodotto dei cd di tributi a Zappa ed Elio ha cantato, su cd brani originali degli Ossi Duri. Nato dall'idea di Jacopo Tommasini e Pietro Ieraci, zappiani incalliti, il progetto “The Enema Bandits play the music of FRANK ZAPPA” vuole riproporre le canzoni rese celebri da alcuni dei più grandi gruppi capitanati dal Maestro, dal rock alla disco, dal jazz orchestrale alla fusion, riarrangiandole per ogni tipo di situazione ed esigenza. Il 2 agosto, sarà una data imperdibile per chi ama e ricorda i Rockets con il loro look spaziale e il loro sound Space Rock. Al Festival ci sarà “spazio” per la Universal Band, tribute che dal 2003 riporta sul palco lo spirito che rese i ROCKETS quella magia che tutti i fan conservino nel cuore. Il loro spettacolo punta a riprodurre il sound, i costumi e gli effetti che hanno reso famosa la band autrice di  successi come Galactica, On the Road Again, Future Woman, Electric Delight che riproporranno live in una serata che promette un tuffo nello spazio e nel tempo. La Progressive Rock Band “Sezione Frenante” nasce nella prima metà degli anni ‘70. Dopo aver spalleggiato musicisti e gruppi illustri quali Le Orme, Biglietto per l’Inferno, Ibis, Perigeo, Tito Schipa Junior, la band si scinde e i componenti intraprendono strade differenti; è necessario attendere il nuovo millennio per vedere il gruppo compiere i primi tentativi di riunione. Nel 2006 inizia il nuovo sodalizio e ai quattro fondatori, Alessandro Casagrande (batteria), Mirco De Marchi (tastiere), Doriano Mestriner (chitarra), Federico Berto (testi e registrazioni), si aggiungono il bassista Sandro Bellemo e il cantante Francesco Nardo. Lentamente prende vita l’idea di completare il materiale composto molti anni prima. Nasce così “Metafora di un viaggio”, concept album ispirato al poetico viaggio di Dante Alighieri, pubblicato nel 2014 dalla Ma.Ra.Cash Records e di cui nel 2016, dopo il successo della prima uscita, viene pubblicata la ristampa “Metafora di un Viaggio Revisited”, completamente rinnovata e con l’aggiunta di tre brani inediti. L’ultimo album è "Nuove Dimensioni", un concept di otto tracce che indaga sulle origini dell’universo, sulle profondità dello spazio, sulla natura del tempo, sul fato dei buchi neri. Il progetto si propone inoltre di sensibilizzare i giovani all’ascolto e alla diffusione del rock progressivo, espressione di un periodo storico particolarmente fervido e prolifico, anche promuovendo eventi culturali e lezioni concerto. Il 3 agosto saliranno sul palco di San Giusto Ian Paice e la Purple Night per dare vita a una serata dedicata al mito dei Deep Purple. La PURPLE NIGHT nasce nel luglio del 2015 in seguito allo scioglimento dei RAIN, Deep Purple Tribute sulla scena musicale del Triveneto per 30 anni e di cui facevano parte Alessandro Bertolo chitarra, Marco Franco Hammond e Marco Riavez basso. Su questa già solida e rodata base si sono inseriti Gianni Moretto alla batteria e Piero Pattay alla voce, tutti con alle spalle un vasto background musicale e numerose collaborazioni, non ultima quella con Paice con cui hanno avuto modo di esibirsi in molte occasioni sui palchi di tutto il Triveneto. Con la Purple Night sarà possibile rituffarsi nelle atmosfere degli anni 70' condite da grande jam, feeling e improvvisazione. Ian Paice (nome completo Ian Anderson Paice, classe 1948) è un batterista britannico tra i più conosciuti della scena rock, divenuto famoso come membro dei Deep Purple, ma anche per aver suonato negli Whitesnake, con Gary Moore per Paul McCartney. Molto creativo e capace di impressionare con lunghi assoli, è considerato uno dei migliori batteristi di sempre, dal suono e dallo stile unico, nonostante la strumentazione molto semplice. Dagli anni Duemila, Paice è solito tenere concerti da solista in Italia con ottimi musicisti di supporto, con i quali esegue principalmente canzoni dei Deep Purple. In conclusione, il 4 agosto, l’ex chitarrista e membro fondatore dei Marillion presenterà il suo spettacolo “Steve Rothery plays Marillion”. In attività dal 1983 con il primo album "Script for a Jester's tears", Rothery vanta con la band 18 album all'attivo. Nel 2014 intraprende anche la carriera solista, conclamata con la formazione della Steve Rothery Band e con l'uscita del disco The Ghosts of Pripyat. Con lui sul palco Riccardo Romano è un polistrumentista, compositore, cantante, ingegnere del suono e arrangiatore la cui collaborazione con Steve Rothery Band inizia nel 2014. Il nuovo album del progetto Riccardo Romano Land, B612, è un'opera rock ispirata al libro "Il Piccolo Principe" di Antoine De Saint-Exupéry che si avvale della collaborazione di moltissimi ospiti, tra cui Steve Hogarth e Steve e Jennifer Rothery. Il concerto verrà introdotto dalla presentazione del disco con l'intervento di Jennifer Rothery (nel ruolo della Rosa) e di Steve Rothery nei brani in cui il chitarrista ha dato il contributo sul cd. Nella seconda parte dello spettacolo sarà proposta una carrellata di brani dei Marillion per ripercorrere la carriera del gruppo, dalla prima era (quella di Fish) a quella del secondo cantante (Steve Hogart) ancora in attività. I concerti del 2 e 4 agosto sono a ingresso libero, quelli dell’1 e 3 agosto al costo di 15 euro (più diritti di prevendita) per i posti a sedere e di 10 euro (più diritti di prevendita) per i posti in piedi. Tagliandi in vendita presso le prevendite abituali e sul circuito Vivaticket. Apertura biglietteria un’ora prima del concerto. La filosofia alla base del tradizionale e atteso evento musicale estivo, inserito nel calendario di Trieste Estate, è celebrare, attraverso un festival internazionale, la musica rock e progressive con un ciclo di concerti di grande qualità e artisti storici capace di attirare un numeroso pubblico di giovani (e non solo) da tutta Europa. Sono state oltre 160.000 le persone che nel corso di questi anni hanno assistito complessivamente al festival, tanto da essere definito dalla rivista Jam la “capitale” italiana del Rock progressive. Un successo che si conferma di anno in anno che ha visto arrivare a Trieste artisti del nome di Rick Wakeman, Steve Hackett, Focus, Grand Mother of Inventions, PFM, Creedence Clearwater Revived, Carl Palmer in ELP tribute with Fog, Animals, Ian Paice, Banco del Mutuo Soccorso, Alan Parson, New Trolls, Delirium, Clive Bunker, Glenn Hughes, Osanna, Ray Wilson, Gong, Claudio Simonetti&Daemonia, Van Der Graaf Generator, Caravan, Omaggio a Battisti, Saint Just con Jenny e Alan Sorrenti e PinkOver. Formula apprezzata quella del Festival che dà spazio anche ai giovani e ai gruppi rock triestini, che hanno la possibilità di esibirsi prima di questi grandi nomi del Rock Progressive, dando loro anche occasioni di confronto e di visibilità. Davide Casali ha sottolineato l’importanza del “ritorno a Trieste di un musicista di livello  come Ian Paice per una serata Deep Purple, un grande della musica come Elio che omaggia uno dei più grandi compositori contemporanei quale Frank Zappa, che ha saputo coniugare la classica al rock al blues. Il repertorio dei Marillion con il loro bravissimo chitarrista Steve Rothery e l'omaggio ai Rockets della tribute Universal Band costituiscono secondo noi un'ottima proposta musicale estiva. Ringrazio come al solito il Comune di Trieste, senza il quale non si sarebbe mai potuti arrivare alla 16a edizione”. Il Festival, che anticipa la presentazione a breve del ricco programma di “Trieste Estate” anche per l’edizione 2019, è stato evidenziato dall’assessore e dal direttore artistico della rassegna Gabriele Centis, l’anno scorso ha fatto grandi numeri raggiungendo quota 70mila spettatori per le molteplici proposte, spettacoli, concerti e iniziative di intrattenimento, tutti di qualità che anche questa volta non deluderanno le aspettative con eventi di rilievo nazionale e internazionale.