"Trieste Senza Sprechi”, progetto di una giovane: «Prodotti senza imballaggi per l’ambiente»

Sta iniziando a prendere forma il progetto "Trieste Senza Sprechi” creato dalla giovane Triestina Anna Masiello

«Da Novembre 2017 – spiega la triestina - ho iniziato a vivere uno stile di vita zero waste, movimento mondiale che promuove uno stile di vita senza sprechi. I primi cambiamenti che ho fatto sono stati comprare uno spazzolino di bambù al posto di quelli di plastica, usare la coppetta mestruale al posto degli assorbenti che vanno buttati e altri piccoli cambiamenti che mi permettono di non produrre quasi più rifiuti! Uno di questi cambiamenti è stato il poter fare acquisti alla spina!»

«Vivo a Lisbona – continua la giovane -  e vado in questo negozio che vende di tutto, dagli spaghetti ai cereali, dai legumi al cioccolato, dall'agave alla spirulina. Il poter fare acquisti usando i miei vasi e sacchetti di tessuto invece che quelli plastica o carta, mi ha permesso di eliminare il problema più grande: gli imballaggi che troviamo su praticamente ogni prodotto al supermercato!»

«In questi mesi passati – riferisce Anna - molti commenti che ho sentito sono stati "eh ma a Trieste non c'è un posto così" e quindi ho deciso di creare un pagina online che raccogliesse tutti i negozi o piccoli fruttivendoli che vendono anche solo un unico prodotto sfuso. Ho fatto un primo giro e ho trovato già una decina di negozi, poi ho messo un post su Facebook chiedendo segnalazioni e ho visto una risposta da parte dei triestini incredibile!! In moltissimi hanno ri-condiviso il post e hanno segnalato alcuni posticini dove vanno a comprare alcune cose sfuse».

«Questo – ancora la triestina -  mi rende molto felice perché è facile essere scettici e pensare che a nessuno interessi dell'ambiente (i problemi causati dalla plastica negli oceani è allucinante), e invece mi sono trovata stupita dalla quantità di gente che sembra essere interessata a questo progetto!»

«L'obiettivo principale – ancora -  è quello di promuovere gli acquisti di prodotti senza imballaggi in modo da avere un impatto minore sull'ambiente. Trovo anche importantissimo il tornare a sentirsi in contatto con la propria comunità facendo acquisti da piccoli commercianti locali. Questo "stile di spese" a volte porta anche all'acquisto di un prodotto migliore, cibo biologico e detersivi biodegradabili!»

«Per ora – conclude - non c'è ancora un sito fisico, sto solo raccogliendo nomi e vie. Va benissimo qualsiasi segnalazione, che sia un posticino piccolo che vende solo frutta secca sfusa, o lenticchie sfuse, o una drogheria che vende anche saponi alla spina o saponette senza imballaggio. Per segnalazioni l'email ufficiale a triestesenzasprechi@gmail.com. Sto raccogliendo segnalazioni riguardo a:

- negozi/ortofrutta che vendono prodotti sfusi (senza imballaggi)

- negozi di vestiti e oggettistica di seconda mano o vintage

- mercati di alimentari (per capirsi, quelli in piazza o il mercato coperto)

- mercatini dell'usato»