Trieste e Lussino ‘al volo’ fra gli anni ’20 e gli anni ‘30, nel week-end doppia visita guidata in via Torino 8

Venerdì 1, e sabato 2 giugno, alle ore 17, si terranno due visite guidate, a ingresso libero, alla mostra “S.I.S.A. Trieste e Lussino ‘al volo’ fra gli anni ’20 e gli anni ’30”, allestita dall’I.R.C.I.al Civico Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata, in via Torino 8, in collaborazione con la Comunità di Lussinpiccolo e con l’Associazione MareCielo “Gianni Widmer”.

L’IRCI ha già evidenziato la grande capacità imprenditoriale dei lussignani Cosulich che, oltre all’omonima Compagnia di navigazione, furono i fondatori della S.I.S.A., Società Italiana di Servizi Aerei.

Lo scorso anno - dopo il 90° della linea Trieste-Torino celebrato nel 2016 - si è ricordata la linea Trieste–Zara. Quest’anno il percorso è proseguito con la rivisitazione della tratta che da Trieste portava a Lussino, completato con una visione iù ampia della Lussino degli anni ’20 e ’30.

A guidare il pubblico nella visita ci sarà Mario Tomarchio, ricercatore storico, collaboratore dell’IRCI, nonché grande esperto della storia degli idrovolanti CANT, i mezzi usati dalla S.I.S.A. per trasportare i viaggiatori, fin dal 1926, da una parte verso Torino e dall’altra verso le località dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia.

Da rilevare che da qualche giorno è visibile in mostra anche un modellino d’epoca in metallo pressofuso di uno degli idrovolanti della trasvolata atlantica di Italo Balbo. Il modellino, oggi in collezione privata, era appartenuto al barone de’ Banfield.

L’esposizione, a ingresso libero, è stata realizzata e viene gestita con l’aiuto del Gruppo Volontari dell'IRCI, e proseguirà fino a domenica 3 giugno con i consueti orari: da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30; domenica dalle 10 alle 18.30.