Trieste Calling the Boss, venerdì Cristina Donà per la prima volta a Trieste al Teatro Miela

Trieste Calling the Boss nasce nel 2012 per festeggiare il concerto di Bruce Springsteen a Trieste, da allora la manifestazione diventa un appuntamento fisso che convoglia ogni anno un afflusso di pubblico da città e fuori. La musica fa da collante e punta ad attrarre spettatori di tutte le età, come avviene ai concerti del Boss. Massima apertura anche sui generi musicali: protagonista il rock a 360 gradi, rock in tutte le sue declinazioni, dai momenti più cantautorali e raccolti alle esplosioni elettriche. Ogni anno c’è un filo conduttore: nell’edizione 2018 si celebra il quarantennale di «Darkness on the Edge of Town», quarto album di Bruce uscito nel 1978 (da qui lo slogan del Calling 2018 «Everybody’s got a hunger a hunger they can’t resist», tratto da «Prove it All Night» contenuta nel celebre disco del ’78).

Diverse le location triestine che ospiteranno il Festival: i Teatri Miela, Bobbio e Fabbri; il Loft, il Café Rossetti, il Dhome fino al pranzo di chiusura al Ferroviario.

Tra i nomi in cartellone: Cristina Donà Chiara Vidonis, Matthew Lee, J Tommasini&Johnny Staxx, Blood Brothers, The Mama Bluegrass Band, Riccardo Maffoni&Pow Lean, Cheap Wine, Hernandez&Sampedro, Tom Petty Tribute, Anthony Basso, Riccardo Gileno, Rick Perovich, Cortellino, Federica Crasnich, Fiore, Roy Force One, The Rideouts, Carlo Ozzella e incontri come quello con il giornalista musicale Carlo Massarini.

DAY 2

Venerdì 27 aprile 2018

Teatro Miela, Piazza Duca degli Abruzzi 3

h 20.30 evento in collaborazione con Bonawentura

CRISTINA DONÀ

CHIARA VIDONIS

FIORE LAZZERINI

FEDERICA CRASNICH

La seconda serata prosegue su temi acustici ma virando sul cantautorale, ricalcando un po’ quello che in questi tempi sta facendo Bruce con i suoi spettacoli a Broadway: spogliare le canzoni, renderle ancora più intime e vere. Per fare ciò gli organizzatori hanno pensato a una delle voci più originali della scena musicale del nostro paese, una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all’estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice: Cristina Donà.

Sarà una serata tutta al femminile con set tributo al Boss di due giovani e bellissime voci, passando poi per un’artista triestina che si sta imponendo a livello nazionale e che la stessa Donà ha suggerito come sua apertura: Chiara Vidonis.

HEADLINER

- CRISTINA DONÀ (Milano)

-       Une delle più apprezzate cantautrici italiane, con più di vent’anni di carriera, per la prima volta a Trieste

Per la prima volta arriva a Trieste Cristina Donà, una delle cantautrici italiane più apprezzate. Più di vent’anni di carriera alle spalle, fatti di otto album in studio, Targhe TencoPremio De AndréPremio Bindi alla carrieraFestival di Sanremo (anche come autrice per altri cantanti), ma soprattutto un percorso di qualità artistica e raffinatezza di scrittura che le hanno garantito un pubblico sempre appassionato e fedele. Nei primi anni Novanta calcò per la prima volta un palco, in apertura di un concerto degli Afterhours. Sarà proprio il leader degli After, Manuel Agnelli (oggi noto anche per il ruolo di giudice a “X Factor” e per una trasmissione tutta sua, “Ossigeno” su Rai 3) a produrre il primo disco della cantautrice lombarda, «Tregua» (Targa Tenco nel 1997). Robert Wyatt, entusiasta, lo inserì tra i suoi dischi preferiti dell’anno sull’influente mensile britannico “Mojo” – con il fondatore dei Soft Machine la Donà avrà poi modo di collaborare (anche in una delle canzoni più amate dal suo pubblico: «Goccia»). Un esordio esaltante che segna l’inizio di un’importante carriera, più volte avrà anche occasione di aprire per Patti Smith, è riuscita a conquistarsi il plauso di grandi figure quali David Byrne e Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, di Peter Gabriel e dei Simple Minds) ed è stata la prima artista italiana a esibirsi al Meltdown Festival di Londra. Tra i suoi ascolti giovanili Bruce Springsteen (con cui condivide il giorno di nascita), i BeatlesJoni Mitchell… Del Boss, sua passione da sempre, ha spesso eseguito delle cover e nel 2003 la Mondadori ha pubblicato il libro, con allegato DVD, “God Less America”, insolito diario di viaggio di Cristina Donà e dello scrittore/giornalista Michele Monina alla ricerca dell’America cantata da Bruce Springsteen. L’anno scorso la cantautrice lombarda ha tagliato un traguardo importante, quello dei vent’anni di carriera. Nel 1997 veniva infatti pubblicato il suo folgorante album di debutto: «Voglio festeggiare l’affetto che il pubblico mi ha riservato a partire dal mio primo album; l’accoglienza che ebbe subito, appena uscito; l’influenza che “Tregua” e la mia musica hanno avuto su molti artisti delle nuove generazioni». Per questo specialissimo “compleanno” Cristina ha pensato di confezionare un regalo prezioso: un cd in cui altri artisti reinterpretano i brani del suo primo album (tra questi anche la triestina Chiara Vidonis) e un tour dedicato, con live incentrati principalmente su “Tregua” ma che non mancano di stupire e ammaliare, arricchiti da cover insolite di grandi artisti italiani ed internazionali con le quali Cristina ama da sempre cimentarsi. A Trieste la Donà porta lo spettacolo “Canzoni in controluce”: «Quando scrivo una canzone, solitamente, utilizzo pochi colori: uno strumento, una chitarra o un piano, e delle parole che cercano una melodia. Poi, con l’aiuto di musicisti e produttori, la vestiamo con gli abiti che reputiamo migliori, la prepariamo per uscire allo scoperto con stoffe cucite ad hoc. Mi piace, di tanto in tanto, riportare quelle canzoni alla loro forma primordiale, guardandone lo scheletro, l’ossatura che le sostiene, per godere della loro essenza. Negli ultimi dieci anni ho scritto a quattro mani le canzoni che hanno composto gli ultimi due album (“Torno a casa a piedi” e “Così Vicini”), con Saverio Lanza, artista, musicista e produttore. Suona naturale e spontaneo tornare a guardare con lui l’anima delle canzoni del mio repertorio, presentandole nella loro versione essenziale. Mi piace guardarle in controluce».

OPENING ACT

CHIARA VIDONIS (Trieste)

Fermamente radicata nella propria identità, ha testi in italiano di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, delle relazioni sociali, di polvere e di silenzio, di freddo intenso e di siccità; tutto questo su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi, colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock.

In passato ha partecipato a diversi Premi, tra cui Emergenza Rock, il Premio Bianca D’Aponte (del quale vince nel 2011 il premio nella categoria “miglior interpretazione”), l’Artista che non c’era (arriva tra gli 8 finalisti del 2014), il Premio Pigro nel 2014 che vince con il brano inedito «Comprendi l’odio».

Il suo debutto discografico si intitola «Tutto il resto non so dove», undici brani totalmente scritti da lei. La produzione del disco, estremamente curata – dalla stessa Vidonis – si avvale di musicisti in perfetta sintonia con l’universo musicale che la circonda; il rock in tutte le sue declinazioni, da quella che sfiora il punk ad un’intensa attitudine pop.

VOICES OF WOMEN - Boss tribute set

  • FEDERICA CRASNICH (Capriva del Friuli)

Pianista, un po’ chitarrista, scrive canzoni... e non pensa ad altri che a Bruce! Ha partecipato alle passate edizioni dove si è fatta notare per la splendida voce…

- FIORE (Trieste)

Fiore Lazzerini, classe ‘97 si presenta al pubblico in giovanissima età. Studia chitarra classica e parallelamente sviluppa le sue conoscenze nell’ambito della chitarra moderna e repertorio moderno (nello specifico chitarra acustica). Affina ed approfondisce le sue tecniche compositive nel folk-pop e canzone d’autore e comincia ad esibirsi a 13 anni in diversi contesti locali. Ha suonato in vari eventi cittadini e fatto da opening act per artisti come Maria Antonietta e Rachel Sermanni. Sta lavorando al suo album di debutto.

prevendite:

online su www.vivaticket.it

PRE E POST SERATA AL DHOME

APERITIVO

ore 18.00 DHOME

Via delle Beccherie, 18

ENTRATA LIBERA

HERNANDEZ & SAMPEDRO (Ravenna)

-       Il duo in una speciale setlist che include Springsteen, Neil Young, Pearl Jam

Luca Damassa e Mauro Giorgi sono Hernandez & Sampedro, due le loro chitarre, due i cuori che battono all’unisono, due i loro mondi: Ravenna e l’America. Due i loro dischi, il nuovo, pubblicato ancora da Route 61 Music, s’intitola «Dichotomy». Anche nei testi viene evidenziato il lato sentimentale, instabile e pazzo, politico e sociale, passionale e romantico della dicotomia. Da una parte Crosby Stills Nash & Young, dall’altra i R.E.M. e molto altro. «L’idea di “Dichotomy” è nata qualche anno fa, durante un viaggio notturno: abbiamo pensato che sarebbe stato bello fare un disco sullo stile di “Rust never sleeps”, per mettere in risalto i due aspetti fondamentali della nostra musica e del nostro modo di suonare - in acustico e in elettrico - ma anche per sfatare l’immagine del duo acustico e basta che ci siamo fatti nel corso del tempo. È vero, è così che effettivamente siamo nati, e le circostanze ci hanno portati a fare moltissime date in due, ma c’è un cuore elettrico nella nostra musica e c’è sempre stata una band nei nostri sogni. Ora c’è tutto, tutto si completa in questo disco e anche il palco quando sarà possibile ci vedrà trasformati e rinforzati».

AFTER PARTY

(dopo i concerti al Miela)

DHOME

Via delle Beccherie, 18

KP ROCK PARTY speciale Calling the Boss

Una serata a tutto rock! Per gli appassionati ma anche per tutti quelli che non hanno avuto modo di vivere per ragioni anagrafiche i gloriosi anni del rock! Avranno un occhio di riguardo le tematiche musicali del Trieste calling the Boss ma non mancheranno glam, hard, punk, grunge e varie altre sfumature di un genere musicale che ha fatto, fa e farà sognare intere generazioni. Djs. live, memorabilia, dance act, make up, hairstyle e photo corner.