"Trieste aperta, porti aperti": venerdì in piazza Unità manifestazione pro Sea Watch

«Mediterranea Trieste in strada a fianco dei naufraghi della Sea Watch, a fianco della sua comandante e del suo equipaggio». Lo rilevano i responsabili dell'iniziativa in programma venerdì alle 18 in piazza Unità. «E’ inutile- ancora -  farsi illusioni: la persecuzione spietata nei confronti dei cittadini migranti che fuggono da guerre, miseria, povertà e cambiamenti climatici prosegue senza sosta, con la complicità criminale dell’Europa e delle sue istituzioni». «L’ennesimo atto di vigliaccheria - riferiscono -  contro i naufraghi stremati e deprivati a bordo della Sea Watch e le pesantissime minacce contro la comandante Carola Rackete, fanno il paio con l’annuncio di Salvini di voler costruire un muro tra l’Italia e la Slovenia per impedire ai migranti di entrare nel nostro territorio. L’incontro del 5 luglio per la firma con l’Ungheria per l’incentivazione dei traffici del porto di Trieste tra il nostro Paese e quello magiaro, prevede un confronto anche sulla militarizzazione dei confini, con tanto di muro, filo spinato e tecnologia militare». «E’ una barbarie - continua -  senza fine, rispetto alla quale ancora una volta come città degna e antifascista siamo chiamati a rispondere, così com’è accaduto in più occasioni in questi mesi, mobilitando le tante componenti democratiche che si riconoscono nei valori della fratellanza tra esseri umani e nella solidarietà internazionale». «Facciamo un appello - ancora -  per un presidio da tenersi domani 28 giugno in piazza Unità a partire dalle ore 18, unendo la nostra mobilitazione all'Assemblea pubblica di Fridays For Future Trieste che si terrà sempre domani in piazza Unità a partire dalle 19». «Per sostenere la Sea Watch - concludono - , il suo equipaggio e accogliere chi sbarca Per chiedere l’immediato dissequestro della Mare Jonio Per contrastare il Decreto Sicurezza bis, cornice normativa di questo scempio Trieste aperta/Porti aperti»