Trieste aiuta il popolo greco, al via la raccolta "Made in Trieste": «Grande partecipazione»

A seguito degli incendi che hanno colpito la Grecia lo scorso mese di luglio, un gruppo di Triestini ha deciso attivamente di dare una mano, iniziando una raccolta di solidarietà a favore del popolo greco ed aprendo un gruppo Facebook di coordinamento.

«Questo gruppo - riferiscono i responsabili -  nasce da un'idea di Lorenzo Gentile (Triestin on the road), che saputo coinvolgere alcune persone, per promuovere una raccolta di aiuti al popolo greco colpito dagli incendi del 24e 25 luglio 2018. L'iniziativa prende il suo avvio perchè dalle notizie raccolte direttamente sui luoghi del disastro e da alcuni di noi appena rientrati da quei luoghi, la situazione di assistenza verso le persone colpite da questa sciagura, non sono delle migliori». 

«Quello che proponiamo - continuano -  non è una raccolta di soldi che pur servendo sempre, in questo momento sono secondari. Come dicevamo a queste persone, attualmente mancano medicinali adatti alle cure per le ustioni ed alcuni generi di prima necessità, che noi intendiamo raccogliere e consegnare direttamente presso i luoghi colpiti da questi incendi., alle persone bisognose. Tutti i materiali raccolti non saranno mai dati ad associazioni religiose, politiche o di volontariato. Non perchè non crediamo alla loro buona fede bensì perchè vogliamo essere sicuri che i nostri sforzi e quelli di chi vorrò aiutarci vadano ad aiutare quanta più gente possibile».

La raccolta dei materiali avverrà solo negli ultimi giorni del mese di agosto anche se i referenti fanno sapere che, data la buona partecipazione, una prima raccolta potrebbe partire già nei prossimi giorni (più informazioni nel gruppo di coordinamento). In linea di massima passerà il furgone presso dei punti ed a degli orario stabiliti presso delle zone concordate. Gli orari previsti saranno o verso l'ora di pranzo oppure dopo le 17, in modo da dare la possibilità a tutti di poter esser presenti. Il centro di raccolta messo a disposizione da parte della Parrocchia di Borgo San Sergio, molto probabilmente verrà utilizzato esclusivamente per lo stoccaggio ed eventualmente per la raccolta delle merci derivanti da quella specifica zona della città.

«I VESTITI - continuano: Diciamo pure che sono il materiale di cui ABBIAMO MENO BISOGNO.  NON CI SERVONO SACCHI NERI PIENI DI ABITI perchè dalle notizie che riceviamo ne hanno già abbastanza. Quello che può servire in questo ambito, possono essere delle magliette per bambini o comunque qualche capo infantile. Nulla di più».

« Ciò che REALMENTE SERVE - sottolineano, come dicevamo nei post precedenti, sono le seguenti cose: Creme per le scottature, USTIOSAN, CONNETTIVINA,FOILLE e FENISTIL ( un tubetto costa dai 6 ai 10 euro)perchè in Grecia o non si trova oppure ha un costo molto elevato. Pannolini per bambini Garze e fasciature sterili

Cibo per animali ( solo crocchette) Alimentari ad uso umano quali, pasta, pomodoro in scatola, latte condensato...quindi cibi che abbiano una scadenza a lungo termine».

«Ci hanno contattati altre realtà - viene riportato dai responsabili -  che stanno promuovendo simili raccolte, anche economiche. Purtroppo siamo stati costretti a declinare perchè aderenti a realtà di tipo politico o comunque con organizzazioni e scopi che esulano totalmente da quanto stiamo promuovendo. Lo ribadiamo, noi non daremo MAI quanto raccolto ad associazioni, bensì lo consegneremo direttamente nelle mani di chi ha bisogno tramite una attività porta a porta. Abbiamo già i contatti sul posto che si stanno organizzando».

«Noi - concludono-  puntiamo a completare il carico di un furgone o comunque di portare quante più cose possibili, ma nel caso, preferiremmo avere anche mezzo furgone vuoto purché ciò che portiamo sia di reale bisogno alle popolazioni colpite. questo perchè in Grecia, specie il materiale sanitario o non si trova oppure ha costi elevati. Quindi per noi va bene anche chi acquista un solo tubetto di crema piuttosto che pannolini. Molte delle persone ferite, tra qualche giorno verranno dimesse e saranno prive di medicazioni oppure dovranno pagarsele a caro prezzo, quindi noi , nei limiti del possibile cercheremo di aiutarle».