“Tra Oriente e Occidente, Questione di Gusto”, dal 28 giugno viaggio nel gusto tra Oriente e Occidente

Un viaggio nel gusto tra Oriente e Occidente,  – novità assoluta - la cucina Indiana risultata vincitrice lo scorso anno, con le sue specialità, alla famosa rassegna di Gorizia "Gusti di Frontiera".

Sono le gustose premesse della prima edizione della manifestazione “Tra Oriente e Occidente, Questione di Gusto”, dove verrà proposta una quindicina di offerte culinarie con attività di spettacolo e intrattenimento musicale, esibizioni folkloristiche e sportive (arti marziali). La manifestazione,in programma dal 28 giugno al 1° luglio 2018 in Piazzale Straulino e Rode a Trieste con ingresso libero, è promossa da Altamarea Eventi in co-organizzazione con il Comune di Trieste, dov'è stata presentata oggi dall'Assessore al Commercio ed eventi Correlati, Lorenzo Giorgi, alla presenza del presidente dell'associazione promotrice, Silvio Pozenu.

Molto ricca la proposta culturale, con incontri dedicati alla cucina Kosher e australiana, intrattenimenti musicali, dimostrazioni sportive e di danze folkloristiche.

Enrico Neami, cintura nera III dan ISSASK e responsabile dei corsi per l’Iwama Budo Kai a.s.d. con la collaborazione di una selezione dei propri allievi, proporrà una lezione-tipo in occasione della quale, oltre a presentare e introdurre le principali caratteristiche dell’Aikido Tradizionale di Iwama in tutti i propri esotici aspetti, verrà consentito agli interessati di salire liberamente sul tatami – la tradizionale materassina giapponese che delimita l’area di pratica e sulla quale ci si muove a piedi nudi – per provare e sperimentare con mano alcuni dei movimenti di base e talune tecniche di più immediato approccio.

L’Associazione ACSD Mystic Harem darà vita a coreografiche dimostrazioni di Bellydance e Danza orientale.

La ventina di espositori presente proporrà artigianato dal Madagascar, salumi e formaggi dalla Sardegna, formaggi dalla Lombardia, croccanteria e biscotti da Brescia, salsicce alla brace e arrosticini dell’Abruzzo, specialità ittiche dal Veneto (baccalà alla Vicentina e folpi in savor), birre artigianali, cucina tipica Triestina, cannoli, cassate, arancini e dolci dalla Sicilia e birra Guinness dall’Irlanda. Grande attesa per la ristorazione dall’Australia, con braceria a base di carne di zebra, cammello, canguro e coccodrillo.

A corollario della proposta culinaria, si terrà una conferenza presso la Sala didattica di Eataly (Riva Tommaso Gulli 1). La prima parte dell’incontro, aperto al pubblico, prevede la presentazione della cucina d'Israele con interventi di David Hassan, responsabile della ditta Bluma che parlerà del vino prodotto in Israele; Anna Masselli responsabile della ditta Or Falafel, che presenterà i piatti tipici;  Marco De Martin, Maestro gelatiere della Gelateria Marco che produce gelato Kosher e Claudio Berardo, distributore per l'Italia del London dry gin "New Legend Numantium" Kosher.

A seguire, si parlerà dei piatti della cucina Australiana con lo chef Oliver Chmelarz che interverrà su: "Haloa: oggi spiedini di canguro, coccodrillo e cammello". Seguiranno alcune degustazioni gratuite presso gli stand allestiti all'esterno.

Quattro i gruppi musicali, particolarmente attivi in città, che si esibiranno sul palco principale la sera.

I Twenty Years After nascono dal reincontro, dopo vent'anni, tra Marco Relli e Ferdinando Ralza, membri dei Trabokets, rock band vincitrice del Musicanta '88 che si esibiva alla fine degli anni '80. Ai due si sono aggiunti il batterista Giulio Roselli e l'armonicista/cantante Enrico Pogorelz. Il repertorio della band è costituito da numerosi classici del rock, da Jimi Hendrix agli AC/DC, con uno sguardo anche al Blues.

Quella dell'Ivo Tull Trio è musica grezza, intensa, sfacciata, ma anche delicata e poetica, suonata con chitarre artigianali costruite per conferire sonorità d'altri tempi. Giulio Roselli alla batteria, Alessandro Leonzini al basso e Ivo Tull alle chitarre e voce propongono tra i classici di Joh Lee Hooker, Steve Ray Vaughan, B.B. King, Jimmy Reed e altri, una loro visione di Blues transfrontaliero con testi originali.

Il sound dei The Selfies, nati a Trieste nel 2015 da un'idea di Massimiliano Arnoldo, spazia dai classici del Blues del Mississipi al Soul anni '70, passando per rock'n'roll, funky e rockabilly. Tra i brani proposti, pezzi di "Beatles", "Elvis", "Blues Brothers" e tanti altri, reinterpretati con un suono unico facendo ballare, cantare e divertire il pubblico.

Le "Emozioni acustiche" dell'omonimo quartetto sono quelle provocate dalle immortali canzoni di Mogol, paroliere di Lucio Battisti e cantate anche dalla splendida voce di Mina. Le chitarre di Gianni Pirioni e Alessandro Pillepich creano la giusta atmosfera per unire le voci di Enrico Bianco e Maria Musti a quelle del pubblico, che è parte integrante dello spettacolo.

E' previsto uno spazio giochi con piscina gonfiabile e rulli adatta a tutti.

Spazio infine pure alla solidarietà con la presenza del Comitato per la Cooperazione Internazionale Decentrata ‘‘Città di Valdagno’’, Onlus che si propone di coordinare le diverse realtà che hanno come scopo l’aiuto e l’appoggio a progetti di sviluppo sostenibile. Nell’occasione verrà illustrato al pubblico il progetto "Namastè" della Cooperativa Studio Progetto Onlus che si propone di avviare azioni atte alla sostenibilità economica e di sviluppo sociale dei villaggi legati alle associazioni che operano in India nelle regioni del Rajastan e Tamil Nadu. Gli interventi di Namastè hanno favorito l'acquisto di mucche per la produzione e vendita del latte e altri aiuti a favore della scuola come le lampade solari per poterla illuminare nei (tanti) momenti in cui manca la corrente. Ora, il progetto vede i volontari impegnati nella realizzazione di un poliambulatorio di primo intervento sanitario rivolto ai bimbi, alle spose bambine e agli abitanti del villaggio e di quelli limitrofi.