Torrente Chiave, al via le opere di rifacimento: investimenti per 1,9 milioni e 15 mesi di lavori

Sono entrati nella fase cruciale i lavori del progetto che in via Carducci prevede da ora, come da cronoprogramma, l'avvio della parte operativa degli interventi di rifacimento e consolidamento delle gallerie del torrente Chiave.

Il progetto prevede un investimento di 1,89 milioni di Euro e oggi, come detto, con l’installazione del cantiere da parte della ditta risultata vincitrice della gara d’appalto indetta lo scorso anno, è partita la fase di concreta esecuzione delle opere.

L'impresa, la Pro Service Costruzioni srl di Modena, nell’arco della giornata odierna ha provveduto alla delimitazione dell’area, al posizionamento della segnaletica e all’avvio delle prime attività propedeutiche ai lavori che si svilupperanno nei prossimi 15 mesi, suddivisi in diverse fasi già pianificate con il Comune di Trieste.

Comune e AcegasApsAmga, già nella fase di progettazione esecutiva dell’intervento, hanno lavorato congiuntamente per pianificare i lavori in modo da creare il minor disagio possibile per i cittadini e il traffico veicolare: nella prima fase del progetto, avviata oggi e che avrà una durata approssimativa di 2 mesi, non è infatti stata prevista alcuna modifica alla viabilità rispetto a quella già attualmente delimitata dai new jersey.

Il progetto prevede il rifacimento e il consolidamento delle gallerie sottostanti via Carducci, conseguentemente molte delle lavorazioni che si svilupperanno nei prossimi mesi avranno luogo all’interno delle gallerie stesse.

Anche per tale motivo, come accennato, la prima fase dell’intervento non necessita una modifica dell’attuale viabilità, dal momento che i lavori coinvolgeranno il tratto tra i civici 3 e 5 di via Carducci, nella stessa area delimitata in questi mesi dai new jersey.

In questa fase, la ditta procederà con la demolizione e il rifacimento delle parti più ammalorate della volta della galleria, mentre per le porzioni in migliori condizioni verranno effettuate iniezioni di legante. Contestualmente verrà avviata anche la sistemazione del letto del torrente.

Una volta ultimata la prima fase, stimata entro la fine di maggio, il cantiere si sposterà sul lato sinistro della strada (lato Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia). Conseguentemente verrà modificata la viabilità per i soli autobus diretti verso piazza Goldoni, spostando la corsia preferenziale al centro della carreggiata, in corrispondenza dell’area d’intervento appena completata. In questo modo sarà possibile procedere con la stessa tipologia di intervento nel tratto compreso sempre tra i civici 3 e 5, ma nella porzione di strada che include il marciapiede sinistro e l’attuale corsia preferenziale degli autobus.

Man mano che le varie porzioni della volta verranno messe in sicurezza, quindi, il cantiere proseguirà a lotti, inclusa l’intersezione con via Milano: anche in questo caso Comune di Trieste e AcegasApsAmga si impegneranno sinergicamente per pianificare l’intervento in modo da garantire la viabilità di almeno una corsia su via Milano. Inoltre, al fine di limitare al minimo i disagi alla circolazione veicolare, saranno trovate altre soluzioni per la viabilità temporanea necessaria a compensare le criticità di via Milano.

Il sistema idrografico triestino

Si ricorda con l'occasione che il sistema idrografico del nostro territorio è caratterizzato da una serie di piccoli corsi d’acqua, a carattere torrentizio, che scendendo dalle pendici dell’Altipiano Carsico, scorrono lungo il centro cittadino e sboccano successivamente a mare.

A seguito dello sviluppo urbanistico dei primi anni dell'‘800 i corsi d’acqua furono coperti nei tratti ubicati più a valle, dando origine a quelli che sono chiamati i “torrenti tombati” (il Chiave è appunto uno di questi), per un totale di 23 km di torrenti a cielo aperto e 42 km tombati che defluiscono in 13 sbocchi a mare.

Il progetto di rifacimento delle volte del torrente Chiave rientra nel più ampio progetto di studio del sistema idrografico triestino che prevede un piano di interventi sul territorio, sia sui tratti tombati che su quelli a cielo aperto, con la finalità principale di mitigare il fenomeno degli allagamenti in città.