«Far rientrare militari da Niger e Sud Sudan per schierarli ai confini di Slovenia e Croazia»

«L’Italia è un Paese impegnato su diversi fronti internazionali con missioni di pace: è ora di far rientrare qualche nostro militare dal Niger o dal Sud Sudan e schierarlo ai confini di Slovenia e Croazia per arginare la rotta balcanica». A dirlo è il deputato Renzo Tondo, che mercoledì 26 giugno è intervenuto in Commissione Difesa alla Camera.

«Va avviato un ragionamento con i governi di Slovenia e Croazia affinché i confini extraeuropei siano difesi al meglio per evitare l’infiltrazione di terroristi o di persone che non scappano da alcuna guerra. Per questo credo che schierare i militari ai confini con Bulgaria e Bosnia sia necessario per arrestare gli arrivi di migranti via terra. Ho chiesto – aggiunge – alla Commissione Difesa di mettere all’ordine del giorno questa mia proposta, per avviare un ragionamento con il governo e, a seguire, con gli Stati a noi più vicini. Bisogna intervenire per arginare la rotta balcanica, che rischia di diventare pericolosa sotto il profilo della sicurezza».

Una preoccupazione, quella sull’immigrazione, condivisa anche dalla coordinatrice regionale di Autonomia Responsabile, partito presieduto proprio da Tondo, Giulia Manzan. «Bene le pattuglie miste ai confini con Austria e Slovenia – spiega – ma concordo con Tondo sulla necessità di intervenire ai confini dell’Europa, avviando un rafforzamento dei controlli verso Bulgaria e Bosnia. Il Friuli Venezia Giulia è la regione più esposta sul fronte dell’immigrazione via terra, e non è pensabile subire il fenomeno senza fare nulla. Mi auguro – chiude Manzan –  che la proposta di Tondo sia presa in considerazione dal governo gialloverde».