Teatro Verdi: Ravel, Debussy e Albert Roussel per il terzo Concerto sinfonico

Il terzo Concerto della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste – in programma venerdì 20 settembre, alle ore 20.30, e sabato 21 settembre, alle ore 18.00 – si aprirà con due capolavori estremi di Maurice Ravel, due Concerti che hanno la particolarità di essere stati composti contemporaneamente: il Concerto in re per pianoforte e orchestra, per la mano sinistra e il Concerto in sol per pianoforte e orchestra. A dirigere l’Orchestra del Verdi, il Maestro Paolo Longo, al pianoforte il Maestro Alessandro Taverna.

Molte sono le differenze che caratterizzano le due opere, frutto di specifiche commissioni: in un solo movimento, comprendente vari episodi il Concerto pour la main gauche, in tre distinti movimenti (i classici Allegro - Adagio - Presto) quello in Sol. Più nutrito l’organico orchestrale del primo(includendo una completa sezione di legni ed ottoni), più ridotto l’altro.

Ma ancor più forti sono le diversità semantiche ed espressive, che ne fanno due opere complementari: più sperimentale la prima - con le particolarità della parte iniziale, quasi una nebbia statica, e dei motivi lungamente reiterati fino al parossismo, a rendere il Concerto quasi drammatico - mentre più fresca e lirica la seconda, nella quale peraltro l’autore stesso indicò, come suoi ideali modelli, i nomi di Mozart e Saint-Saëns.

Il programma proseguirà con Jeux poema danzato per orchestra di Claude Debussy che, nato come balletto, condivide le sorti del Bolèro di Ravel, in quanto viene eseguito molto più spesso in sedi concertistiche come lavoro sinfonico. Si tratta dell’ultima opera orchestrale totalmente compiuta di Debussy.

La conclusione del terzo Concerto sarà affidata ad Albert Roussel con Bacchus et Ariane Suite n. 2 op. 43, opera della piena maturità del compositore, senza dubbio da ascrivere ai suoi capolavori, in cui dimostra un’abilità notevolissima nell’orchestrazione, densa di passaggi di alto virtuosismo per ogni sezione dell’orchestra.

Direttore musicale di palcoscenico al Teatro Verdi di Trieste, per il quale ha diretto diversi concerti dedicati alla musica del Novecento e contemporanea, e alcune produzioni d’opera e di balletto, il Maestro Paolo Longo è uno strenuo sostenitore del repertorio contemporaneo: ha diretto e curato le prime esecuzioni di più di 150 brani, collaborando con numerosi compositori. In qualità di compositore, ha ricevuto premi in importanti concorsi internazionali e la sua musicale è stata oggetto di seminari e stage d’approfondimento in Spagna, Israele, Italia, Iran e Australia. Ha ricevuto commissioni da istituzioni quali Les Concerts de Midi (Bruxelles), Musique Nouvelle en Liberté (Parigi), Atelier Lyrique de Tourcoing (Lille), Renée B. Fisher Foundation (New Haven), NYME (Brooklyn), Ensemble 175 East (Wellington), Choeur Britten (Irigny), Fondazione I Pomeriggi Musicali (Milano), Sentieri Selvaggi (Milano), Erremusica (Torino), e molti altri.

Alessandro Taverna si è affermato in prestigiose competizioni internazionali come l’International Pianoe-Competition negli Stati Uniti, i concorsi pianistici di Leeds, Londra, il Busoni di Bolzano, il Premio Venezia, il Premio Arturo Benedetti Michelangeli; per la Fondazione internazionale “The Keyboard Trust” di Londra ha tenuto una serie di recital in Europa e negli Stati Uniti. Il suo talento lo ha portato a esibirsi per le più importanti istituzioni musicali, quali il Teatro alla Scala di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Musikverein di Vienna, Konzerthaus di Berlino, Gasteig di Monaco, Wigmore Hall e Royal Festival Hall di Londra, Salle Cortot di Parigi, Musashino Hall di Tokyo, Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Grande di Brescia, l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Insegna pianoforte al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste ed è titolare della cattedra di perfezionamento pianistico presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. Nel 2012 ha ricevuto al Quirinale, dal Presidente Giorgio Napolitano, il “Premio Presidente della Repubblica” per meriti artistici e per la sua carriera internazionale.