“Su e zò per l'aria”: conclusi i voli degli idrovolanti, proseguono le mostre fotografiche

Realizzati nello scorso fine settimana, con successo e il vivo interesse dei media e del pubblico, a Trieste come a Lussino, e quindi conclusi, per questa “edizione 2018”, i voli rievocativi dell'epopea adriatica degli idrovolanti degli anni '20 e '30, che quest'anno hanno puntato l'attenzione sulla vecchia rotta per Lussinpiccolo, proseguono ancora per alcuni giorni, all'IRCI di via Torino e nella sede dello Yacht Club ”Adriaco” al Molo Sartorio, due belle e originali mostre fotografiche e documentarie sull'affascinante tema.

Non si esauriscono quindi le iniziative di “Su e zò per l'aria”, il nutrito programma aviatorio e culturale di “recupero” della gloriosa storia della SISA (la Società Italiana Servizi Aerei), dei suoi coraggiosi piloti, del genio imprenditoriale della famiglia Cosulich e delle terre e genti adriatiche di allora, organizzato dall'Associazione “Mare Cielo Gianni Widmer” con il patrocinio del Comune di Trieste e della Regione FVG e la collaborazione di diverse realtà associative, educative e istituzionali cittadine; non senza l'ulteriore intento di provare a riproporre anche oggi la ripresa concreta di quei fascinosi voli e di quei collegamenti per i turisti dei giorni nostri.

Anche in tal senso si potrà dunque apprezzare – per il momento accontentandosi di gustare le immagini e le storie del passato – la mostra “S.I.S.A. - Trieste e Lussino al volo fra gli anni ’20 e gli anni ’30”, allestita dall'IRCI, in collaborazione con la Comunità di Lussinpiccolo in Trieste e con l’Associazione “Mare Cielo Gianni Widmer”, al Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata di via Torino 8. Un'esposizione che propone da un lato uno sguardo approfondito sulla dimensione del volo di quei tempi, dagli avventurosi esordi locali con il precursore Gianni Widmer fino alle esperienze con gli idrovolanti della SISA diventate via via un'attività “normale”, quotidiana e istituzionalizzata; dall'altro lato la mostra offre l'opportunità di ammirare fiorenti paesaggi e momenti inediti della vita nella Lussino di quegli anni di grande rinascita economica e turistica dopo i danni provocati dalla Prima Guerra mondiale.

Orario di visita, con ingresso libero, da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30; domenica dalle 10 alle 18.30 (aperta fino a domenica 3 giugno).

Da segnalare che questo sabato, 26 maggio, alle ore 17, si terrà una visita guidata gratuita, curata da Mario Tomarchio, ricercatore storico, collaboratore dell’IRCI, nonché grande esperto della storia degli idrovolanti CANT (la cui sigla derivava dal nome del Cantiere Navale Triestino, di Monfalcone, n.d.r.), i mezzi aerei usati dalla S.I.S.A. per trasportare i viaggiatori, sin dal 1926, da una parte verso Torino e dall’altra verso le località dell’Istria e della Dalmazia.

L'altra mostra, comprendente circa 35 immagini, sia storiche che attuali (queste ultime riguardanti proprio i voli rievocativi compiuti in questi ultimi anni, a Torino nel 2016 e a Zara nel 2017), è quella realizzata, sempre a cura dell'Associazione “Mare Cielo GianniWidmer”, allo Yacht Club Adriaco (Molo Sartorio 1). Certamente più piccola rispetto a quella dell’IRCI, ma non priva – come hanno spiegato gli organizzatori – di alcune significative e inedite “chicche” riguardanti la Trieste e la Lussino di un tempo.  L’esposizione potrà essere visitata da tutti, ogni giorno dalle 9 alle 13.30 e dalle 17 fino a sera, negli orari di apertura dell’Adriaco, fino a mercoledì 30 maggio.