«Statua di D'Annunzio in piazza Oberdan»

Uno dei tanti argomenti di cronaca locale più in voga in queste settimane è quello relativo alla statua commissionata dal Comune di Trieste raffigurante un D'Annunzio pensieroso da sistemare in una panchina in Piazza della Borsa. Molte cose negative sarebbero da dire sulla figura di questo personaggio oltre che far notare al nostro Comune che tale personaggio non ci azzecca niente con la storia della nostra città e inoltre potrebbe anche creare futuri problemi con i nostri vicini sia Sloveni che Croati cosa alquanto da evitare dopo che si è fatto anni or sono perfino un concerto dei Presidenti appunto per continuare il lungo percorso di convivenza pacifica tra stati e etnie che non più di una settantina di anni fa uscivano da una situazione tale che avrebbe potuto scatenare perfino una terza guerra mondiale.(dobbiamo sempre ricordare che le ostilità nella nostra città sono finite ben nove anni dopo la fine della seconda guerra mondiale) A questo punto io farei una esplicita richiesta al nostro Sindaco ed è quella che se proprio si vuole sistemare tale statua, che mi risulta già acquistata a spese della cittadinanza senza neanche aver fatto un sondaggio di gradimento come era stato fatto per altri monumenti nel passato, almeno la si collochi al di fuori dei siti storici che hanno segnato la storia della nostra città per seicento anni e che oltretutto sono in netto contrasto con la figura del Vate. Ci sono tanti posti dove potrebbe essere posta, uno di questi potrebbe essere la Piazza Oberdan sito storicamente divenuto irredentista e più consono ad avere un corretto legame storico per la presenza del Museo del Risorgimento e del sacrario dedicato allo stesso Wilhelm Oberdank. Caro Sindaco visto che siamo ancora in attesa di una decisione definitiva ci ripensi e lasci la gloriosa Piazza della Borsa alla sua reale storia che è quella legata agli Asburgo, casata che ha reso questa città splendida e unica nel mondo.

PAOLO FABRICCI